L’ambasciatore israeliano in Italia: «Resilienza israeliana e crimini di guerra iraniani»

21.06.2025 15:45
L'ambasciatore israeliano in Italia: «Resilienza israeliana e crimini di guerra iraniani»

L’intervento dell’ambasciatore israeliano in Italia dopo l’attacco al centro medico di Beer Sheva

All’alba, il suono allarmante delle sirene ha costretto i cittadini israeliani a cercare rifugio immediatamente. I secondi successivi hanno richiamato l’attenzione globale sulla dura realtà della vita quotidiana in Israele: affrontare le minacce provenienti da un regime oppressivo, distante fisicamente, ma sempre attivo nel tentativo di distruzione di Israele, riporta Attuale.

Poco dopo, un missile balistico iraniano ha colpito il Soroka Medical Center, il principale ospedale del sud di Israele. Questo attacco non è stato solo un atto contro le infrastrutture, ma ha rappresentato un attacco mirato contro la società israeliana, un assalto alla sua essenza. Il Soroka Medical Center, che fornisce assistenza medica vitale a un’ampia gamma di pazienti — ebrei, cristiani e musulmani, inclusa la maggioranza beduina del Paese — simboleggia l’identità pluralista e coesa di Israele.

Concentrare l’attacco su un ospedale riflette il desiderio dell’Iran di colpire istituzioni che rappresentano valori di pluralismo, in netto contrasto con il suo regime autoritario. Contestualmente, missili hanno colpito aree densamente popolate nel centro di Israele, distruggendo case di civili colpevoli di vivere in una democrazia contraria all’autoritarismo di Teheran.

Questo episodio rivela l’aumento della brutalità del regime iraniano, che, non potendo competere militarmente con Israele, ha scelto di colpire deliberatamente civili e infrastrutture. Recentemente, l’attacco al Soroka segue un’aggressione analoga contro un centro di ricerca sul cancro dell’Istituto Weizmann, dove scienziati lavorano per sviluppare innovazioni mediche cruciali.

Inoltre, l’Iran ha preso di mira anche una moschea a Haifa, evidenziando ulteriormente il contesto del conflitto: nonostante la distanza di circa 2.000 chilometri e l’assenza di confini condivisi o dispute territoriali tra le due nazioni, il regime iraniano ha dichiarato Israele come suo nemico giurato. L’obiettivo della Repubblica Islamica è l’annientamento di Israele, visto come il principale ostacolo alla sua ambizione di esportare la Rivoluzione Islamica.

Al contrario, Israele ha sempre manifestato la volontà di stabilire relazioni pacifiche con il popolo iraniano, ricordando la storia di legami amichevoli. Si può notare la disparità nella condotta militare: Israele ha operato con fermezza contro la minaccia del programma nucleare iraniano e l’espansione dell’arsenale balistico, mirando unicamente a obiettivi militari e terroristici.

Israele si sforza di minimizzare le vittime civili, mentre il regime iraniano ha risposto con attacchi diretti a obiettivi civili, inclusi ospedali e abitazioni. Non c’è dubbio: non esistono infrastrutture militari al Soroka. Questo è semplicemente stato un attacco deliberato a una struttura civile, un crimine di guerra secondo il diritto internazionale.

Questo attacco sottolinea l’urgenza di disarmare le capacità missilistiche e nucleari dell’Iran. La prontezza del regime a colpire obiettivi civili mette in mostra come questa minaccia rappresenti un pericolo non solo per Israele, ma anche per le città europee, considerando l’estensione della sua gittata missilistica.

In momenti di oscurità, il popolo israeliano dimostra resilienza. Gli israeliani, uniti nella loro determinazione a combattere contro la minaccia del regime iraniano, continuano a sperare in un futuro di pace con il popolo iraniano, anch’esso oppresso. Questo attacco non fa altro che rafforzare la determinazione di Israele a garantire che le barbarie iraniane non influiscano mai più su vite innocenti. In ultima analisi, il regime iraniano radicale costituisce una minaccia imminente sia per l’esistenza di Israele, sia per i principi fondamentali delle società civili liberaldemocratiche.

È essenziale proteggere vite innocenti e reagire contro le aggressioni e le campagne terroristiche del regime iraniano; solo un’azione decisiva può fermare il ciclo di violenza e stabilire la sicurezza che milioni di civili in tutta la regione meritano con urgenza.

* Ambasciatore di Israele in Italia e San Marino

Da non perdere