L’arcivescovo di Fiume: «Il mio incontro con Papa Prevost»

11.05.2025 15:34
L’arcivescovo di Fiume: «Il mio incontro con Papa Prevost»
L’arcivescovo di Fiume: «Il mio incontro con Papa Prevost»
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L’arcivescovo di Fiume, mons. Mate Uzinić, ha commentato ai microfoni della HRT l’elezione del nuovo Pontefice, Papa Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost. Lo ha definito “un uomo di continuità, ma anche di apertura”, sottolineando la rapidità con cui è avvenuta la scelta da parte del Conclave.

“La rapidità del Conclave ha sorpreso tutti. È durato quanto quello che portò all’elezione di Benedetto XVI”, ha spiegato Uzinić. “È interessante che i cardinali abbiano raggiunto un consenso così velocemente, nonostante inizialmente non vi fossero previsioni in tal senso. Il fatto che Prevost fosse già a Roma e ben conosciuto ha senz’altro facilitato il processo”.

Alla domanda se Prevost fosse considerato un favorito, l’arcivescovo ha chiarito: “Non era tra i principali papabili, anche se il suo nome circolava in alcuni ambienti. È ben conosciuto in America Latina e negli Stati Uniti. Era a capo del Dicastero per i vescovi, incarico che gli ha permesso di farsi conoscere ampiamente”.

Uzinić ha anche fatto cenno a indiscrezioni sul voto: “Si è parlato di una possibile iniziale maggioranza per il cardinale Pietro Parolin, ma poi un gruppo di cardinali avrebbe spostato il consenso su Prevost, portando così a un’elezione rapida”.

“È una gioia avere un nuovo Papa, specialmente in quest’anno giubilare tanto importante per Roma”, ha detto l’arcivescovo, esprimendo ottimismo per il futuro del pontificato. “Questa deve essere un anno di gioia e di pellegrinaggio, in cui la Chiesa cammina con coraggio nel solco tracciato da Cristo”.

Parlando delle dinamiche interne alla Chiesa, Uzinić ha riconosciuto l’esistenza di influenze politiche e di gruppi di interesse anche in Vaticano, ma ha sottolineato la centralità del disegno divino: “Anche quando si compiono scelte discutibili, Dio riesce a tracciare la sua linea. La storia umana è complessa, ma continua ad essere storia della salvezza. Dio non rifugge dall’umano, anzi, attraverso di esso realizza il suo piano”.

Descrivendo il profilo del nuovo Pontefice, Uzinić ha ricordato che Prevost è un agostiniano con un forte spirito missionario. “È stato una figura importante nel suo ordine, ha guidato come provinciale e poi come generale. Due anni fa, in un’intervista dopo la nomina a cardinale, disse che avrebbe continuato la sua missione anche a Roma. Credo che porterà questo spirito anche sul trono di Pietro”.

Continuità con lo stile di Papa Francesco

Mons. Uzinić ha raccontato anche di un incontro personale con Prevost: “Più di un anno fa ho parlato con lui. È stato un colloquio costruttivo in cui mi ha incoraggiato a proseguire nel mio servizio, anche su decisioni che potevano risultare difficili. Credo che anche nel suo pontificato continuerà su quella linea”.

Sul futuro della Chiesa sotto Leone XIV, l’arcivescovo di Fiume è fiducioso: “Credo che il nuovo Papa cercherà di superare le divisioni interne, tra tradizionalisti e i cristiani che vivono secondo lo spirito del Concilio Vaticano II. Durante il pontificato di Francesco queste differenze erano più evidenti, ma Leone XIV continuerà nello stesso stile, offrendo anche gesti simbolici di riconciliazione a chi si è sentito emarginato”.

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