Le bombe di Israele rompono la tregua a Gaza: più di 300 morti

18.03.2025
Le bombe di Israele rompono la tregua a Gaza: più di 300 morti
Le bombe di Israele rompono la tregua a Gaza: più di 300 morti

Il premier israeliano Netanyahu accusa Hamas di non voler rilasciare gli ostaggi e respingere le proposte dei mediatori. La replica: “Usa la guerra come ancora di salvezza politica”. Gli Usa sapevano dell’attacco

Si è infranta sotto il peso delle bombe la tregua in Medio Oriente. Israele ha lanciato nella notte tra 17 e 18 marzo nuovi raid aerei sulla Striscia di Gaza, accusando Hamas di non voler rilasciare gli ostaggi e respingere le proposte dei mediatori. Già almeno trecento i morti e decine i feriti, secondo fonti palestinesi, ma il bilancio peggiora rapidamente. L’operazione è stata denominata “Strenght and Sword” cioè “Forza e Spada”.

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato che “le porte dell’inferno si apriranno a Gaza” e che Hamas verrà colpita con una forza “mai vista prima” se non rilascerà tutti i 59 ostaggi rimasti. “Stasera siamo tornati a combattere a Gaza alla luce del rifiuto di Hamas di rilasciare gli ostaggi e dopo le sue minacce di danneggiare i soldati dell’Idf e le comunità israeliane”, ha affermato Katz. “Non smetteremo di combattere finché tutti gli ostaggi non torneranno a casa e tutti gli obiettivi della guerra non saranno raggiunti”, ha aggiunto il ministro.

 L’attacco di Israele a Gaza è stato “preventivo”, h spiegato un funzionario israeliano alla Cnn, senza dare ulteriori dettagli per “non fornire informazioni al nemico”. Gli attacchi hanno preso di mira – ha aggiunto – “comandanti militari di medio rango e dirigenti” di Hamas, e “continueranno finché necessario”. Nelle scorse ore Israele aveva fatto sapere di avere intercettato movimenti “insoliti” a Gaza, sospettandi che Hamas preparasse un nuovo assalto per attaccare i kibbutz e le truppe dell’Idf nella Striscia.

La nuova offensiva lanciata da Israele su Gaza non gli “darà la superiorità, non libererà Netanyahu e il suo sanguinario governo nazista dalla crisi da cui stanno fuggendo”, la replica della Jihad Islamica, che ha accusato Tel Aviv di “aver deliberatamente sabotato tutti gli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco”. “Ciò che Netanyahu e il suo barbaro esercito non sono riusciti a realizzare in 15 mesi di crimini e spargimenti di sangue, non riusciranno a realizzarlo di nuovo, grazie alla fermezza del nostro popolo oppresso e al coraggio dei nostri miliziani”, ha aggiunto il gruppo palestinese.

Tregua finita e pioggia di bombe a Gaza: centinaia di morti 

Il bilancio degli attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza sale in continuazione. Secondo le autorità locali palestinesi citate dall’emittente araba Al Jazeera parliamo di almeno trecento morti. Su X ci sono decine di video che mostrano i cittadini in fuga.

Netanyahu: “Contro Hamas forza sempre maggiore”

“D’ora in poi, Israele agirà contro Hamas con una forza militare sempre maggiore”, si legge nella nota diffusa dall’ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu con la quale viene annunciata la ripresa delle operazioni militari nella Striscia.”Il piano operativo” degli estesi attacchi aerei lanciati nella notte dai caccia israeliani “è stato presentato dall’Idf lo scorso fine settimana ed è stato approvato dalla leadership politica”, ha aggiunto la nota. 

Secondo quanto riferito dal giornalista Barak Ravid, lunedì mattina Netanyahu ha tenuto una serie di riunioni sulla sicurezza con i capi dell’Idf e dei servizi di sicurezza per prendere la decisione finale sui tempi dell’attacco. 

idf su x-8
Hamas: “Netanyahu ha deciso di sacrificare gli ostaggi”

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha “deciso di sacrificare” gli ostaggi. È il commento di Hamas, di fronte alla ripresa dell’offensiva nella notte di Tel Aviv contro la Striscia. Hamas accusa il premier israeliano Benjamin Netanyahu di usare la guerra a Gaza come “ancora di salvezza” politica. 

Gli Usa sapevano dell’attacco di Israele

I piani di Israele erano noti alla Casa Bianca, come confermato dalla portavoce americana Karoline Leavitt, in un’intervista a Fox.  “Come ha detto Trump chiaramente – ha aggiunto la portavoce – Hamas, gli Houthi, l’Iran e tutti quelli che stanno cercando di terrorizzare Israele e gli Stati Uniti pagheranno un prezzo. Si scatenerà l’inferno. Tutti i terroristi in Medio Oriente dovrebbero prendere il presidente seriamente quando dice che non ha paura di difendere gli Usa e il nostro alleato Israele”.

“Hamas avrebbe potuto rilasciare gli ostaggi per estendere il cessate il fuoco, ma invece ha scelto il rifiuto e la guerra”, ha poi detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Brian Hughes, a Times of Israel dopo la ripresa dei bombardamenti massicci di Israele sulla Striscia di Gaza.

Aggiungi un commento

Your email address will not be published.

Da non perdere