Leva militare obbligatoria, chi coinvolge e cosa prevede il disegno di legge della Lega

22.05.2024
Leva militare obbligatoria, chi coinvolge e cosa prevede il disegno di legge della Lega
Leva militare obbligatoria, chi coinvolge e cosa prevede il disegno di legge della Lega

La leva militare non è più obbligatoria nel nostro Paese dal 2015. Ma chi sarebbe coinvolto, secondo il testo del deputato comasco della Lega, Zoffili, se fosse ripristinata?

Il testo sulla leva obbligatoria è stato depositato ieri alla Camera dal deputato comasco della Lega Eugenio Zoffili. Il disegno di legge dal titolo “Istituzione del servizio militare e civile universale territoriale e delega al Governo per la sua disciplina” verrà discusso nelle prossime settimane. L’approvazione però non è scontata.

Se da una parte è arrivata la benedizione del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini: «È una forma di educazione civica al servizio della comunità, di disciplina, di attenzione al prossimo e rispetto per se stessi e per gli altri che potrà avere effetti molto positivi»; dall’altra il numero uno di Forza Italia Antonio Tajani ha frenato la proposta: «Non credo che si possa reintrodurre» poiché «con il sistema che abbiamo noi, sarebbe troppo costoso». Questioni politiche a parte, la leva militare non è più obbligatoria nel nostro Paese dal 2015. Ma chi sarebbe coinvolto, secondo il testo Zoffili, se fosse ripristinata?

Dove è ancora in vigore in Europa?

Considerando le differenze legislative di ogni stato, in Unione Europea la leva è obbligatoria in nove stati: Austria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Lettonia, Lituania, Svezia. Alcuni l’hanno sempre mantenuta all’interno del proprio ordinamento. Altri, invece, l’hanno reintrodotta, come la Lettonia, dove dopo averla abolita nel 2007 è stata riapprovata dal governo ad aprile del 2013. Complice anche il confine con la Russia di Putin. Ma il paese baltico potrebbe non essere l’unico a tornare sui propri passi. Anche in Germania si sta discutendo da mesi sulla reintroduzione del servizio militare obbligatorio. Su questa tema è in prima linea il ministro della difesa Boris Pistorius, che ha spesso evidenziato come sia necessario un arruolamento più massiccio, a causa della carenza di personale. L’obiettivo di Berlino è quello di arrivare a 203 mila unità (oggi ne conta solo 180 mila) entro il 2030.

Cosa dice il testo delle Lega?

Tornando in Italia, il disegno di legge del Carroccio parla di sei mesi obbligatori per i cittadini italiani, sia uomini che donne, di età compresa tra i 18 e i 26 anni. Il periodo di leva verrà svolto sul territorio nazionale nella propria regione di residenza o di domicilio. Su questo tema, in base al testo, si parla anche della volontà delle istituzioni nello “smistamento” di dare la «priorità alla provincia» più vicina. Sarà comunque possibile, su richiesta, svolgere le attività in un’altra regione, ma solo se autorizzati dall’autorità competente. Il cittadino potrà decidere tra due opzioni: militare o civile. Nel primo caso verrà assicurata la formazione in vista del loro impiego sul territorio nazionale. Anche per questa opzione varrà la regola della prossimità della provincia di residenza o domicilio. Nel secondo, invece, si verrà preparati a svolgere funzioni tutela del patrimonio naturalistico, culturale e paesaggistico. Tra le opzioni sarà possibile collaborare con la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e il Soccorso Pubblico.

Le reazioni della politica

Il disegno di legge non è stato acclamato da tutte le forze politiche. «Noi siamo per vedere nella mani dei giovani il futuro, non il fucile» ha commentato la segreteria del Pd Elly Schlein. Sulla stessa linea anche il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte: «I ragazzi non hanno bisogno di una politica che vuole la leva obbligatoria per spingerli a fare il militare – accusa sui social –. Non hanno bisogno di una politica che mette l’elmetto e corre dritta verso il riarmo e la guerra, distruggendo il futuro. Ai ragazzi serve un’Italia che corre per i diritti di una generazione tradita». Non mancano i contrari anche in Italia Viva: «Salvini in piena sindrome Vannacci insiste con il ritorno della leva obbligatoria – scrive su X il capogruppo alla Camera Davide Faraone –. Il leader della Lega non si ferma neanche dopo l’intervento del ministro della Difesa Crosetto, che gli ha ricordato che il servizio militare non serve a nulla. Insomma un altro tentativo di fare notizia su una proposta di legge che finirà in un cassetto».

Lascia un commento

Your email address will not be published.