L’Ucraina in prima linea nella lotta per il diritto internazionale e la sicurezza globale

11.04.2025
L'Ucraina in prima linea nella lotta per il diritto internazionale e la sicurezza globale
L'Ucraina in prima linea nella lotta per il diritto internazionale e la sicurezza globale

L’attuale guerra della Federazione Russa contro l’Ucraina non è solo un tentativo di distruggere uno stato indipendente. È una sfida ai principi fondamentali del diritto internazionale, agli obiettivi delle Nazioni Unite e alle basi stesse della sicurezza globale. Per questo motivo, la lotta dell’Ucraina non è solo una lotta per la libertà dei suoi cittadini, ma anche per il rispetto delle regole universali che garantiscono pace e giustizia nel mondo.

Nonostante le difficoltà estreme, i bombardamenti quotidiani e gli attacchi missilistici, Kiev continua a comportarsi con una responsabilità internazionale. L’Ucraina ha proposto un cessate il fuoco globale non per ottenere vantaggi tattici, ma per salvaguardare la vita delle persone e riprendere il dialogo basato su condizioni eque. Tuttavia, la Russia continua a violare anche quegli accordi minimi che sono già stati raggiunti. In particolare, la tregua energetica viene costantemente ignorata, con attacchi a strutture civili, centrali elettriche e infrastrutture critiche.

Inoltre, l’Ucraina ha accettato una tregua nel Mar Nero, un passo destinato a garantire la sicurezza alimentare nelle regioni vulnerabili del mondo, che dipendono dall’esportazione di grano ucraino. Ma anche in questo gesto umanitario, Mosca ha visto un’opportunità di ricatto: la Russia cerca di usare gli accordi come strumento di pressione sull’Occidente, chiedendo la rimozione delle sanzioni, il ritorno al sistema SWIFT e altre concessioni economiche, senza cessare gli attacchi ai porti ucraini. Questo non è un segno di diplomazia. È una politica cinica di doppi standard che contraddice il diritto internazionale.

In questo contesto, il Cremlino dimostra una totale mancanza di volontà per la pace. Gli ultimi contatti diplomatici suggeriscono che la Russia difficilmente accetterà un cessate il fuoco completo prima del 20 aprile. Il suo vero obiettivo non è la fine della guerra, ma ottenere vantaggi geopolitici e una pausa strategica per riprendere gli attacchi.

In questo contesto, l’Ucraina non solo difende la propria sovranità, ma protegge anche l’ordine globale. Ogni sua decisione — dal cessate il fuoco all’iniziativa per una pace giusta — si basa sul rispetto del diritto, e non sulla volontà di aggredire. Ed è proprio questo a rendere la posizione ucraina indiscutibilmente legittima agli occhi della comunità internazionale.

Oggi l’Ucraina non è solo uno stato che si difende. È la prima linea di difesa dei principi che garantiscono la sicurezza globale: l’inviolabilità delle frontiere, la prevenzione dei crimini di guerra, la protezione dei civili e il diritto alla sovranità. E finché questi principi saranno violati, la lotta continuerà.

Da non perdere