L’Ue sfida i satelliti-internet di Elon Musk, ma la Germania blocca il pianoFonte:

03.05.2024
L'Ue sfida i satelliti-internet di Elon Musk, ma la Germania blocca il piano
L'Ue sfida i satelliti-internet di Elon Musk, ma la Germania blocca il piano

Si chiama Iris² ed è il progetto da 6 miliardi con cui Bruxelles vuole contrastare il dominio di Starlink. A guidarlo un consorzio capitanato da Airbus e che contempla anche l’italiana Leonardo. Ma Berlino batte i pugni per avere più spazio

Resta in salita la corsa dell’Europa a creare una costellazione di satelliti a bassa e media orbita terrestre che possa contrastare il dominio, per ora incontrastato, della rete Starlink di Elon Musk. Il 2024 doveva essere l’anno del definitivo lancio del progetto Iris², fortemente voluto dal presidente francese Emmanuel Macron e sul quale la Commissione Ue si era detta pronta a investire ben 3 miliardi di euro. Ma a mettere i bastoni tra le ruote c’è adesso la Germania, che nutre dubbi sulle dimensioni troppo elevate dell’investimento di fondi pubblici. E che vorrebbe un ruolo maggiore delle imprese tedesche nel progetto.

Cos’è Iris²

Iris² (abbreviazione di Infrastruttura per la resilienza, l’interconnessione e la sicurezza via satellite) è il progetto con cui l’Unione europea vuole recuperare il ritardo nei confronti degli Stati Uniti, o meglio di SpaceX e Starlink (le due aziende spaziali di Musk), nel settore dei satelliti a bassa e media orbita che si stanno rilevando sempre più importanti per diverse applicazioni, tra cui la copertura internet in aree difficilmente accessibili. 

Nel 2021, l’Agenzia spaziale europea aveva lanciato l’allarme sul ritmo di crescita dei satelliti Starlink, a fronte dell’immobilismo dell’industria Ue. Un allarme condiviso da Macron, che nel 2022 definì la competizione con la rete di Musk una “questione di sovranità”: la gestione dei satelliti non è solo una questione esclusivamente economica, ma riguarda anche la sicurezza, dalla sorveglianza delle frontiere alle crisi umanitarie, passando per la protezione delle infrastrutture chiave (si pensi alle comunicazioni sicure per le ambasciate dell’Ue). Ecco perché l’Europa non può dipendere da un privato (Starlink). Da qui, la nascita del progetto Iris², che si fonda sulla compartecipazione dei 27 Stati Ue e dei privati.

Braccio di ferro tra Parigi e Berlino

A portare avanti il progetto, dal valore complessivo di 6 miliardi, sarà il consorzio SpaceRise guidato dal colosso franco-tedesco-spagnolo Airbus. Dentro il consorzio c’è anche l’Italia, attraverso Leonardo. E per fare in modo che altri Paesi Ue senza colossi aerospaziali possano partecipare alla costruzione di Iris² è stato previsto che il 30% dei contratti superiori a 10 milioni di euro vengano subappaltato a imprese più piccole. 

Il bilanciamento di interessi, però, non sembra aver convinto Berlino, che ritiene il progetto troppo sbilanciato verso Parigi. Secondo quanto riportato da Politico, il vicecancelliere tedesco Robert Habeck ha sollevato preoccupazioni sulla fattibilità del progetto, sostenendo che sia troppo costoso, che la distribuzione del lavoro non è equa tra Francia e Germania e che i servizi previsti non sono sufficientemente avanzati per giustificare il costo.

La critica prende di mira la gestione del progetto a Bruxelles, dunque, che è nelle mani del commissario Ue all’Industria, il francese Thierry Breton. Il commissario puntava a lanciare Iris² già quest’anno e a renderlo pienamente operativo entro il 2027, ma il piano presentato da SpaceRise a inizio marzo sembra essersi impantanato proprio per le resistenze di Berlino. E il rischio, sempre più concreto, è che possa subire ulteriori ritardi. La sovranità europea sui satelliti può attendere, dunque. 

Fonte: Today

Lascia un commento

Your email address will not be published.