I leader europei Emmanuel Macron, Keir Starmer e Friedrich Merz sono atterrati a Kiev, dove si sono uniti al premier polacco Donald Tusk per una visita congiunta al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L’obiettivo, come dichiarato in un comunicato rilasciato prima della partenza, è spingere la Russiaad accettare una tregua di un mese, proposta già avanzata dagli Stati Uniti e discussa nelle ultime ore tra i capi di governo europei e l’amministrazione americana.
“Chiediamo un cessate il fuoco completo e incondizionato”, hanno affermato i quattro, sottolineando che la pausa dalle ostilità potrebbe aprire la strada a negoziati per una soluzione duratura. Un’ipotesi che, tuttavia, appare remota, considerando le recenti dichiarazioni del Cremlino e l’intensificarsi degli scontri al fronte. Nonostante ciò, l’Europa ribadisce il suo sostegno a Kiev, con diversi Paesi – tra cui Germania e Polonia – che hanno incrementato gli aiuti militari nelle scorse settimane.
L’iniziativa diplomatica arriva dopo una serie di consultazioni tra Bruxelles e Washington, culminate ieri in un vertice tra Merz e i vertici della Nato. “Potremmo essere vicini a una tregua”, aveva anticipato il cancelliere tedesco, senza nascondere le difficoltà. Intanto, da Mosca non giungono segnali di apertura, mentre l’Ucraina insiste sulla necessità di garanzie di sicurezza prima di qualsiasi trattativa.