Novità sul caso Yara: Bossetti avrà accesso a 25mila profili DNA di Ignoto 1

21.06.2025 06:06
Novità sul caso Yara: Bossetti avrà accesso a 25mila profili DNA di Ignoto 1

Nuove Prospettive nel Caso di Yara Gambirasio: Il Ruolo del DNA

Sei anni dopo il tragico evento, la difesa di Massimo Bossetti entra in possesso, per la prima volta, del profilo genetico di Yara Gambirasio, insieme a quasi 25.000 campioni raccolti durante le indagini sull’omicidio. Questi dati sono essenziali, poiché forniti dalla genetica per identificare Ignoto 1, successivamente riconosciuto come Bossetti. Inoltre, i legali del muratore di Mapello, attualmente in prigione per l’omicidio della tredicenne, riceveranno anche immagini ad alta definizione degli indumenti indossati da Yara la sera della sua scomparsa, avvenuta il 26 novembre 2010. Fu solo tre mesi dopo, il 26 febbraio 2011, che il suo corpo venne ritrovato in un campo a Chignolo d’Isola. Le immagini includono slip, biancheria intima, leggings, felpa, giubbotto e scarpe, elementi cruciali per le analisi. Il Tribunale di Bergamo ha emesso questa decisione il 17 giugno scorso. Riporta Attuale.

Nel novembre 2019, la Corte d’Assise di Bergamo aveva già accolto la richiesta di Claudio Salvagni e Paolo Camporini, difensori di Bossetti, per eseguire l’analisi dei reperti. Tuttavia, il percorso per l’autorizzazione è stato complesso, segnato da ricorsi e dinieghi. Finalmente, il Tribunale di Bergamo ha consentito di esaminare “copia del dvd contenente le immagini fotografiche ad alta risoluzione” relative ai reperti analizzati dal Ris di Parma. Questo include anche i tracciati elettroferografici relativi ai campioni di DNA della vittima, realizzati sia dai periti del Ris che dai consulenti tecnici Previderè e Grignani.

Il genetista Marzio Capra, consulente della difesa, ha sottolineato l’importanza dei reperti e delle immagini ad alta definizione degli indumenti di Yara, affermando che queste potrebbero rivelare informazioni cruciali. “Le immagini sugli slip della vittima ci aiuteranno a riconsiderare il luogo in cui è stata trovata la traccia genetica 31G20, collegata al DNA di Yara e a quello di Ignoto 1, ovvero Bossetti”. La condizione degli abiti al momento della loro analisi potrebbe fornire nuovi spunti, incluso il confronto tra lo stato attuale dei reperti e il loro stato originario.

Ogni elettroferogramma custodisce migliaia di grafici che rappresentano l’analisi del DNA di Yara e di tutti coloro che hanno fornito campioni salivari durante l’imponente e minuziosa ricerca avvenuta nelle valli bergamasche, un’operazione senza precedenti nella storia della criminalistica italiana. Capra ha anche manifestato preoccupazione per il fatto che, durante il processo, avevano richiesto i dati grezzi delle analisi ADN, ma avevano ricevuto unicamente quelli riferiti a “Ignoto 1”. “Ora possiamo studiare tutti i DNA e cercare anomalie o profili interessanti che potrebbero essere sfuggiti”, ha dichiarato.

Questa nuova opportunità rappresenta un passo significativo verso una potenziale revisione del caso. L’avvocato Salvagni ha osservato che, sebbene sia presto per trarre conclusioni definitive, la prospettiva di riconsiderare gli elementi del caso è promettente: “Dopo sei anni, abbiamo conquistato questo risultato e stiamo esplorando varie idee per il riesame” ha concluso.

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