Milano, 16 ottobre 2025 – La tragica morte di Pamela Genini, 29 anni, avvenuta due giorni fa nella sua abitazione di Milano per mano del compagno Gianluca Soncin, ha suscitato un’ondata di shock e indignazione. Proprio il compagno della madre della giovane, nel programma ‘Ore 14’ su Rai 2, ha dichiarato di non aver mai notato segni di malessere e di averla vista serena l’ultima volta lunedì scorso, trascorrendo la giornata con la famiglia, “tranquillissima”, riporta Attuale.
Secondo le informazioni, Gianluca Soncin ha ucciso Pamela con 24 coltellate, in una scena che ha impressionato i vicini, testimoni di un attacco brutale. La giovane, descritta come una creativa imprenditrice di successo, aveva apparentemente nascosto il suo stato di libertà e la preoccupazione per la sua sicurezza ai suoi cari.
Il compagno della madre ha aggiunto: “Mai visto un graffio o un segno di violenza. Lei ci raccontava che andava tutto bene, ci parlava dei suoi viaggi”. Tuttavia, l’ex fidanzato di Pamela, Francesco, ha rivelato dettagli inquietanti sulla relazione, confermando che Cameron l’aveva informato di episodi di violenza, tra cui aggressioni fisiche e minacce di morte da parte di Soncin, con cui la giovane aveva avuto una relazione tormentata.
Nel clou degli eventi, l’ultimo messaggio inviato da Pamela, un appello disperato a chiamare la polizia, è emerso come segno profondo della paura crescente che affrontava. La madre e la sorella di Soncin hanno espresso la loro indignazione e il desiderio di giustizia. “Mi auguro che quel uomo abbia la giustizia che si merita”, ha affermato il compagno della madre di Pamela.
Le violenze preoccupanti
Alcuni amici e conoscenti di Pamela sapevano della sua situazione. “Ogni 20 giorni avvenivano episodi di violenza fisica“, ha rivelato Francesco, sottolineando la gravità della situazione. La giovane cercava aiuto, ma il suo compagno la manipolava con promesse di cambiamento e amore, creando un ciclo vizioso che ha portato al tragico epilogo.
“Mi mandava le foto dei lividi,” ha dichiarato un’amica, mostrando la documentazione degli abusi subiti. Le violenze erano avvenute in più occasioni, culminando in un aggressione durante un viaggio in albergo a Elba, dove Soncin aveva tentato di buttarla giù dal balcone.
La brutalità della situazione di Pamela Genini deve servire da monito su quanto sia necessaria la consapevolezza e la protezione delle vittime di violenza domestica, affinché episodi simili non si ripetano mai più. Amici e familiari chiedono ora giustizia, affinché la sua storia non venga dimenticata.
