Redazione
I due camion erano partiti da Lodi con a bordo circa 170 suini infettati da peste suina da smaltire in un inceneritore di Latina. L’episodio si registra mentre la Lombardia è alle prese con l’abbattimento di decine di migliaia di capi contagiati dal virus
Due tir con a bordo centinaia di carcasse di maiali abbattuti perché contagiati dalla peste suina africana hanno disperso sangue e liquidi organici, probabilmente infetti. A destare l’allarme è stato l’odore nauseabondo e la chiazza di liquido che si era formata in un parcheggio di Civitanova Marche, dove i due camion avevano fatto una sosta prima di proseguire per Latina, verso un impianto di incenerimento abilitato allo smaltimento di carcasse animali. I carichi erano partiti da un allevamento del lodigiano, in Lombardia, dove continua a destare allarme la diffusione del virus negli allevamenti.
In Italia i focolai di peste suina accertati sono attualmente 24: 18 solo in Lombardia, 5 in Piemonte, 1 in Emilia Romagna, stando ai dati forniti a inizio settembre da Giovanni Filippini, direttore generale per la Sanità animale presso il ministero della Salute e sub-commissario straordinario per arrestare la diffusione della Psa (peste suina africana).
Carcasse di maiali infetti smaltiti fuori dalla Lombardia
Lo sversamento è stato notato durante la sosta per il cambio di autisti eel parcheggio di via Senatore Umberto Terracini, zona industriale di Civitanova. Sul posto è intervenuto il personale dell’azienda sanitaria territoriale per procedere alla sanificazione, insieme a vigili del fuoco, carabinieri e Arpam (Agenzia regionale per la protezione ambientale). A quanto si apprende sembra che i rimorchi dei tir, con a bordo circa 170 carcasse, fossero stati sigillati male. Al termine delle operazioni di sanificazione i rimorchi sono stati quindi messi in sicurezza per poter proseguire verso il centro di smaltimento di Latina, ma l’episodio potrebbe non rappresentare un caso isolato.
La Lombardia è infatti alle prese con l’abbattimento degli animali infetti e solo nel Lodigiano sono più di 20mila i suini da “smaltire”. Lo prevede un’ordinanza dell’Agenzia tutela della salute di Milano e Lodi per il depopolamento degli allevamenti a rischio contagio. La misuta riguarda 5 allevamenti di un’unica azienda agricola, la stessa che lo scorso 26 agosto aveva riscontrato il virus nelle stalle di Vigarolo. Lo stesso giorno, il virus era stato rilevato anche a Marudo e Sant’Angelo. I tre allevamenti di questi comuni contano insieme oltre 5mila capi, sui 340mila circa presenti in totale nel Lodigiano (pari al 4 per cento della popolazione nazionale di suini), distribuiti in 183 allevamenti.
