Il leader russo nella consueta conferenza stampa di fine anno: “Siamo vicini al raggiungimento dei nostri obiettivi di guerra”. E sfida gli Usa a un duello missilistico
Vladimir Putin è pronto a dei colloqui con Donald Trump “in qualsiasi momento” per provare a trovare un compromesso che porti alla fine della guerra in Ucraina, ma al momento trattative con Kiev non sarebbero ancora possibili. È stato lo stesso presidente russo ad affermarlo, parlando alla consueta conferenza stampa di fine anno a Mosca. Sono stati toni altamente ottimistici quelli usati da Putin, che ha sostenuto che la situazione sul campo di battaglia sta cambiando “drasticamente” e la Russia si starebbe avvicinando al raggiungimento dei suoi “obiettivi prioritari”.
Come da tradizione il presidente russo si è sottoposto alle domande di giornalisti e cittadini, per fare il punto della situazione sulla Federazione. E nel farlo ha dipinto (come spesso accade) un quadro piuttosto roseo parlando dell’andamento della guerra e dell’economia nazionale. Putin ha anche sfidato gli Stati Uniti a un duello missilistico, sostenendo che l’Oreshnik russo potrebbe battere qualsiasi sistema di difesa di Washington.
Le trattative
Putin si è detto pronto a iniziare immediatamente colloqui con Trump per porre fine alla guerra. “Non so quando lo vedrò. Non sta dicendo niente a riguardo. Non gli parlo da più di quattro anni. Ma sono pronto, ovviamente. In qualsiasi momento”, ha affermato. Trump, sedicente maestro nel mediare accordi e autore del libro del 1987 “Trump: l’arte dell’accordo”, ha giurato di porre rapidamente fine al conflitto, ma non ha ancora fornito alcun dettaglio su come potrebbe riuscirci.
“Abbiamo sempre detto che siamo pronti a negoziati e compromessi”, ha detto Putin, rivendicando di trovarsi in una condizione favorevole. “Presto gli ucraini che vogliono combattere si esauriranno, secondo me, presto non ci sarà più nessuno che vorrà combattere. Noi siamo pronti, ma la controparte deve essere pronta sia ai negoziati che ai compromessi”, ha detto il presidente.
Le truppe avanzano
Putin ha detto che le forze russe stanno avanzando lungo l’intero fronte di battaglia. “Devo dire che la situazione sta cambiando drasticamente. C’è movimento lungo l’intera linea del fronte. Ogni giorno”, ha detto.
Secondo gli analisti militari, la Russia sta avanzando nell’Ucraina orientale al ritmo più veloce dal 2022. “I nostri combattenti stanno recuperando il territorio a chilometri quadrati ogni giorno”, ha continuato Putin. “I combattimenti sono difficili, quindi è difficile e inutile indovinare cosa ci aspetta. Ma ci stiamo muovendo, come avete detto, verso la soluzione dei nostri compiti primari, che abbiamo delineato all’inizio dell’operazione militare speciale”.
Discutendo della continua presenza delle forze ucraine nella regione russa di Kursk, Putin ha detto che saranno sicuramente espulse, ma ha rifiutato di dire esattamente quando ciò avverrà. “Li cacceremo fuori senza dubbio. Assolutamente. Non può essere altrimenti. Ma la questione di una data specifica, mi dispiace, non posso dirlo adesso”, ha affermato.
Zelensky “illegittimo”
Putin ha però sostenuto di non ritenere Zelensky un presidente legittimo, chiedendo che si tengano nel Paese nuove elezioni prima che si possano tenere colloqui con lui direttamente. “Se ci saranno elezioni, se qualcuno diventerà legittimo, parleremo con tutti, incluso Zelensky. Se l’Ucraina vuole davvero intraprendere il cammino verso una soluzione pacifica, può certamente farlo. Ma possiamo firmare accordi di pace solo con chi è legittimo. E la Rada (il Parlamento ucraino, ndr) e il presidente della Rada sono legittimi”, ha affermato il presidente.
Il ‘duello’ con gli Usa
Il presidente russo ha poi proposto un ‘duello’ missilistico con gli Stati Uniti che dimostrerebbe come il nuovo missile ipersonico balistico russo Oreshnik possa sconfiggere qualsiasi sistema di difesa missilistica statunitense. Putin ha suggerito che entrambe dovrebbero selezionare un obiettivo designato per essere protetto dai missili statunitensi per fare una prova. “Siamo pronti per un esperimento del genere”, ha detto, rivendicando che l’Oreshnik è un’arma moderna, sebbene si basi su precedenti sviluppi progettuali russi. “Non vi è alcuna possibilità di abbattere o distruggere facilmente l’Oreshnik”, ha aggiunto con sicurezza.
La Russia ha lanciato per la prima volta il missile Oreshnik contro la città ucraina di Dnipro il 21 novembre, in quella che Putin ha definito una risposta al primo utilizzo da parte dell’Ucraina dei missili balistici Atacm statunitensi e degli Storm Shadows britannici per colpire il territorio russo con il permesso dell’Occidente.
L’economia
Putin ha parlato anche dell’a situazione economica della federazione, dipingendo un quadro roseo. “Le istituzioni finanziarie ed economiche internazionali hanno posizionato la Russia al primo posto in Europa per volume economico e al quarto posto a livello globale per parità di potere d’acquisto. Davanti a noi ci sono Cina, Stati Uniti e India. Abbiamo superato la Germania già lo scorso anno e quest’anno abbiamo lasciato il Giappone dietro di noi. Tuttavia, questo non è un indicatore per ‘addormentarci’ o adagiarci. Tutto si sta sviluppando, tutto sta procedendo attivamente,” ha rivendicato Putin.