Renzi e Meloni su Almasri: «Debole e complottista»

11.07.2025 06:46
Renzi e Meloni su Almasri: «Debole e complottista»

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, è stato accusato di appartenere a quel Deep State che mira a far cadere il governo Meloni. Ha infatti sollevato interrogativi riguardo ai messaggi riservati su Signal che coinvolgono Almasri e la capo di gabinetto del ministro della Giustizia, Giusi Bartolozzi. In un’intervista rilasciata a La Stampa, Renzi ha dichiarato: «L’unica cosa certa è che qualcuno ha mentito, e dobbiamo sapere in Aula chi sia. Il rispetto per il Parlamento è fondamentale: l’opposizione deve fare domande e il governo deve fornire risposte. Qui passa la civiltà democratica di un Paese. Meloni non risponde, Tajani nemmeno, e su Nordio ci riserviamo di vedere». Riporta Attuale.

La credibilità di Nordio

Durante un confronto con Niccolò Carratelli, Renzi ha sottolineato come «Nordio abbia affermato in Aula che la prima comunicazione su Almasri non fosse chiara. Scopriamo ora che la sua capo di gabinetto, Bartolozzi, era talmente preoccupata da richiedere di non lasciare traccia nei documenti ufficiali e di comunicare solo attraverso Signal. O Nordio ha mentito, oppure Bartolozzi gli ha nascosto dettagli importanti. Per la stima che nutro nei suoi confronti, auspico che stia mentendo: se avesse detto il vero, significherebbe che è la sua capo di gabinetto a prendere le decisioni. Preferisco un Nordio che mente a un Nordio controllato. Se mente, è grave; se dice la verità, il ministero è diretto da Bartolozzi e non da lui, ed è ancora più preoccupante.»

Indifendibile

Secondo Renzi, la situazione di Nordio è insostenibile e dovrebbe considerare le dimissioni: «Sì, è indifendibile. Potrebbe salvarsi solo se allontanasse chi lo circonda. Bartolozzi, però, ha il sostegno di importanti figure come Mantovano e Delmastro. È evidente che quando Bartolozzi afferma di essere già informata mentre Nordio dice di non sapere nulla, significa che qualcuno da Palazzo Chigi l’ha informata. Chi è? È chiaro che uno dei due deve lasciare il proprio incarico; sarebbe opportuno che entrambi si facessero da parte, altrimenti sarà uno scandalo».

Renzi si dice particolarmente preoccupato riguardo a numerosi punti che necessitano di chiarimenti: chi ha autorizzato la scarcerazione di un violentatore di bambini? Qual è stata la ragione dietro questa scelta? Per quale motivo è stato utilizzato un volo di Stato? Che informazioni possedeva Meloni? Cosa ha deciso Mantovano? Infine, l’unico che ha mostrato coerenza in tutta questa vicenda è stato Piantedosi, che al Viminale ha dimostrato di saper gestire situazioni complesse, in linea con le tradizioni prefettizie.» E ha aggiunto: «Ho combattuto contro le toghe rosse e il loro eccesso di protagonismo politico, ma non permetterò mai che queste toghe brune mettano a rischio il Parlamento».

Buon vento

Renzi ha condiviso che conosce Bartolozzi sin dai tempi in cui lei guidava Azione in Sicilia e che non è certo una persona che si ritira senza combattere. Racconta: «L’altra mattina, alle 6.50, mi ha inviato un sms dal tono minaccioso: “Buon vento”. Ha agito in questo modo perché ho annunciato un’interrogazione parlamentare riguardante lei. Questi non comprendono le istituzioni e non conoscono me: pensano di intimorirmi e invece mi spingono a intensificare l’impegno».

Quanto a Giorgia Meloni, Renzi afferma: «Continuerà a proteggere tutti. È una donna che ha meno coraggio di quanto voglia far credere. La sua fragilità la porta a vedere complotti ovunque, il che spiega perché si circondi di una cerchia ristretta di parenti, ex parenti e fidati. Così non si governa nemmeno un consiglio comunale, figuriamoci l’Italia».

I consensi

Infine, Renzi conclude che Meloni non subirà perdite di consensi per la vicenda di Paragon e Almasri: «Lo farà a breve rispetto a stipendi e tasse. Ma io continuerò a porre questioni istituzionali, anche se dovessi risultare l’unico a farlo. Anche a costo di conseguenze economiche, politiche ed elettorali. La battaglia in Parlamento proseguirà, anche se potrebbe sembrare infruttuosa».

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