Il Premio Sakharov 2025 assegnato a giornalisti bielorusso e georgiano
Martedì, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha annunciato i vincitori del Premio Sakharov per la tutela della libertà di pensiero: il giornalista bielorusso Andrezj Poczobut e la giornalista georgiana Mzia Amaglobeli, entrambi detenuti per motivi politici nei rispettivi paesi. Metsola ha dichiarato che il riconoscimento è stato conferito a Poczobut e Amaglobeli per la loro «coraggiosa lotta per la libertà di espressione e per il futuro democratico della Bielorussia e della Georgia», e ha chiesto la loro liberazione immediata a nome del Parlamento europeo, riporta Attuale.
Il Premio Sakharov esiste dal 1988, intitolato allo scienziato e dissidente sovietico Andrei Sakharov, e viene assegnato annualmente dal Parlamento europeo. L’anno scorso, il premio era stato assegnato alla leader dell’opposizione venezuelana María Corina Machado, premio Nobel per la Pace 2025, e a Edmundo González Urrutia, un candidato dell’opposizione alle presidenziali del 2024, vinte dall’autoritario presidente Nicolás Maduro grazie a brogli elettorali.
La cerimonia di premiazione si è svolta a Strasburgo, dove Poczobut è stato rappresentato dalla figlia Jana e Amaglobeli da Irma Dimitradze, sua collega. Questo riconoscimento sottolinea l’importanza della lotta per i diritti umani e la libertà di stampa, in un contesto globale segnato da molteplici sfide politiche e sociali.
In un’era in cui la libertà di espressione è sempre più sotto attacco, il premio assume una rilevanza particolare, poiché mette in luce non solo la situazione dei diritti umani in Bielorussia e Georgia, ma anche il ruolo cruciale dell’Unione Europea nel sostenere i principi democratici e i diritti fondamentali.Premio Sakharov, libertà di espressione, diritti umani, libertà di stampa, Unione Europea.