Afghanistan: l’Unicef avvia piano da 22 milioni per 212 mila bambini colpiti dai terremoti

16.09.2025 17:45
Afghanistan: l'Unicef avvia piano da 22 milioni per 212 mila bambini colpiti dai terremoti

GINEVRA – Un potente terremoto di magnitudo superiore a 6.0 ha colpito le province afghane di Kunar e Nangarhar il 31 agosto, seguito da numerose forti scosse di assestamento. In risposta a questa emergenza, l’UNICEF ha lanciato un piano di risposta umanitaria da 22 milioni di dollari per soddisfare i bisogni essenziali di bambini e famiglie colpite, riporta Attuale.

Il recente sisma ha provocato oltre 2.200 vittime e più di 3.000 feriti, con almeno 6.700 case distrutte parzialmente o completamente. Le comunità sopravvissute, molte delle quali vivono in aree montuose remote con accesso limitato, si trovano ora ad affrontare gravi rischi con l’arrivo dell’inverno e le temperature in calo.

Tajudeen Oyewale, Rappresentante dell’UNICEF in Afghanistan, ha commentato: “L’isolamento geografico, le infrastrutture limitate e le norme sociali profondamente conservatrici rendono questa una delle risposte di emergenza più complesse che abbiamo affrontato. Nonostante queste difficoltà, l’UNICEF e i nostri partner sono intervenuti sul campo fin dal primo giorno, fornendo assistenza sanitaria, acqua potabile, sostegno psicosociale e beni di prima necessità ai bambini e alle famiglie in condizioni di urgente necessità. Ma occorre fare molto di più. Chiediamo alla comunità internazionale di essere al fianco di queste comunità e di aiutarci a proteggere i bambini prima che arrivi il rigido inverno.”

Il piano di risposta dell’UNICEF, della durata di sei mesi, mira a raggiungere 400.000 persone, tra cui oltre 212.000 bambini, nei distretti più colpiti come Chapadara, Nurgal e Chawkay. Gli interventi prevedono: ampliamento dell’accesso all’assistenza sanitaria di emergenza, ripristino di sistemi idrici e punti di approvvigionamento per prevenire malattie, miglioramento dei servizi igienici, monitoraggio della malnutrizione acuta nei bambini, fornitura di assistenza in denaro a 13.200 famiglie vulnerabili e sostegno psicosociale per bambini e famiglie.

Le aree più colpite dell’Afghanistan sono tra le più remote e difficili da raggiungere, con un terreno montuoso e norme culturali che limitano la mobilità di donne e ragazze. Questo rende la distribuzione degli aiuti umanitari non solo logisticamente complicata, ma anche socialmente sensibile. L’UNICEF sta dando priorità all’impiego di personale femminile per garantire un accesso sicuro per donne e ragazze.

Molti sopravvissuti, inclusi i bambini, sono stati già trasferiti in insediamenti a valle, dove le organizzazioni umanitarie possono fornire assistenza in modo più efficace. Tuttavia, con l’inverno che si avvicina rapidamente, c’è un urgente bisogno di aumentare gli aiuti prima che le condizioni worsano ulteriormente.

L’UNICEF ha quindi esortato donatori e partner ad agire rapidamente. Con finanziamenti adeguati, l’organizzazione potrà soddisfare le esigenze immediate e a lungo termine dei bambini e delle famiglie colpite, garantendo che non vengano lasciati indietro di fronte a condizioni di estrema difficoltà.

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