Barricate e saccheggi per i prezzi alimentari alle stelle: scatta il coprifuoco

16.10.2024
Barricate e saccheggi per i prezzi alimentari alle stelle: scatta il coprifuoco
Barricate e saccheggi per i prezzi alimentari alle stelle: scatta il coprifuoco

Proseguono i disordini e le violenze in Martinica, territorio d’Oltremare della Francia. Una persona è morta negli scontri e la mediazione tra istituzioni e manifestanti si è bloccata

Iresidenti della Martinica, Francia, saranno sottoposti a coprifuoco fino al 21 ottobre. La misura è scattata dopo le violenze e i saccheggi iniziati a inizio settembre in risposta all’aumento vertiginoso dei prezzi alimentari. Una situazione che ha messo in grave difficoltà una larga parte dei 350mila abitanti del territorio francese d’Oltremare. Le autorità definiscono il coprifuoco uno sforzo per proteggere le persone e le proprietà dell’isola caraibica. Una persona è stata uccisa la scorsa settimana in una rivolta per protestare contro i costi alle stelle dei prodotti alimentari. I colloqui tra autorità e manifestanti sono in stallo a causa dell’assenza di soluzioni per far abbassare i prezzi.

Il coprifuoco dopo le violente proteste in Martinica 

Le violente proteste sull’isola, che amministrativamente appartiene alla Francia, vanno avanti da settimane.  Durante una nuova ondata di disordini la scorsa settimana, una persona è stata uccisa e circa 30 poliziotti sono rimasti feriti. Le cronache parlano di manifestanti che saccheggiavano negozi, erigevano barricate in fiamme e si scontravano con le forze dell’ordine. Le scuole sono state chiuse, mentre oltre 400 automobili sono state bruciate finora. 

Il coprifuoco, che va dalle 21 alle 5 del mattino, è stato prorogato fino al 21 ottobre, ha affermato la prefettura della Martinica in una nota rilasciata il 14 ottobre. Per le autorità, la “misura eccezionale” è volta a “garantire la sicurezza delle persone e dei beni”. Anche se nelle ultime 48 ore non si erano verificati incidenti di rilievo, si temono nuovi scontri. L’aumento dei prezzi oltre il 40 per cento rispetto ai prezzi alimentari in Francia ha fatto scattare le proteste dei residenti dei territori francesi d’Oltremare, che si lamentano da tempo dell’alto costo della vita.

Trattative in stallo sui prezzi alimentari 

Le proteste sono state lanciate all’inizio di settembre dall’Assemblea per la protezione dei popoli e delle risorse afro-caraibici (Rpprac), che chiede che i prezzi dei prodotti alimentari siano allineati a quelli della Francia metropolitana. Il governo ha tenuto una serie di incontri con attivisti e commercianti al dettaglio per discutere di come abbassare i prezzi. In mancanza di una “nuova proposta concreta e fattibile”, non si terranno nuovi colloqui. Lo ha affermato Serge Letchimy, presidente dell’organismo di governo della Martinica.

In risposta, gli attivisti hanno dichiarato di essere pronti a continuare le proteste contro l’alto costo della vita. “Siamo un popolo che rivendica legittimamente il diritto di accedere al cibo a prezzi rispettabili e finora tutto ciò che abbiamo ricevuto è stata la repressione”, ha dichiarato all’Afp Rodrigue Petitot, leader del Rpprac. Quest’anno il presidente francese Emmanuel Macron ha già dovuto affrontare le violente proteste in Caledonia, un altro territorio d’Oltremare della Francia, dove ci sono stati diversi morti e feriti prima che l’isola ritrovasse una certa stabilità. In quel caso, alla base delle manifestazioni c’era anche una dimensione separatista, che chiedeva maggiore indipendenza dal governo francese.

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