Elezioni regionali in Toscana: dibattito tra Eugenio Giani, Alessandro Tomasi e Antonella Bundu

06.10.2025 23:05
Elezioni regionali in Toscana: dibattito tra Eugenio Giani, Alessandro Tomasi e Antonella Bundu

Toscana: confronto acceso tra i candidati alla presidenza regionale

Firenze, 6 ottobre 2025 – Nel dibattito elettorale in corso in Toscana, i tre candidati alla presidenza, Eugenio Giani, Alessandro Tomasi e Antonella Bundu, hanno espresso un’opinione comune sulla necessità di garantire l’acqua pubblica, ma hanno faticato a trovare un accordo su altre questioni fondamentali. Giani, governatore uscente del centrosinistra, Tomasi, sindaco di Pistoia per il centrodestra, e Bundu, rappresentante della sinistra radicale, si sono confrontati su temi cruciali come la sicurezza e il reddito di inclusione, riporta Attuale.

La situazione si complica ulteriormente considerando le diverse provenienze politiche dei candidati. Giani rappresenta una coalizione ampia che va dai riformisti ai pentastellati, mentre Tomasi incarna la destra tradizionale toscana, con elementi civici e un impatto della Lega. Bundu, al contrario, si fa portavoce della sinistra critica, che mantiene un seguito consistente nel territorio. Durante il confronto organizzato da Qn La Nazione, i temi della sicurezza e del reddito di inclusione sono stati al centro dell’attenzione, animando una platea partecipativa e appassionata.

Sui centri di permanenza per i rimpatri (Cpr), le opinioni si sono divise nettamente. Giani ha affermato: “In Toscana non ci saranno mai. E per la sicurezza punto a una Polizia regionale”, ricevendo applausi dal pubblico, mentre Bundu ha definito i Cpr “una forma legale di tortura”. Tomasi ha cercato di placare gli animi, dichiarando: “Dico sì. Bisogna garantire i più deboli: anziani, bambini ma anche i commercianti”. La questione del reddito di inclusione ha suscitato ulteriori polemiche, con Giani che lo difende come “sostegno utile in una fase transitoria…”, e Tomasi che si è opposto nettamente, affermando: “Sono assolutamente contrario. Quei soldi andrebbero spesi negli aiuti ai tirocini e alle borse di studio”.

La sanità rimane uno dei temi principali al centro del confronto. Tomasi ha criticato il governatore per gli sprechi, annotando un “buco strutturale di 200 milioni ripianato con l’addizionale Irpef”. Giani ha replicato affermando che “la vera riforma della prossima legislatura è la sanità territoriale con 77 case di comunità”, vantando i risultati positivi già raggiunti dalla regione. Bundu, invece, ha reclamato “una sanità totalmente pubblica” e ha promesso di “abbattere le liste d’attesa in tre anni” attraverso un processo di reinternalizzazione.

Nonostante le tensioni, il dibattito ha preso una piega più leggera quando i candidati sono stati invitati a rispondere a una domanda provocatoria: “Quale avversario politico inviterebbe al cinema e perché?”. Giani ha risposto che porterebbe Vannacci a vedere La vita è bella di Benigni, mentre Tomasi ha preferito Nuti, spiegando che “è più vicino al carattere dei toscani”. Bundu ha superato i confini regionali con un invito a vedere il film di Ken Loach, evidenziando l’importanza di garantire paghe dignitose ai lavoratori.

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