Il dramma dei bimbi scomparsi dopo gli sbarchi: in Italia sono 23 mila in tre anni

02.05.2024
Il dramma dei bimbi scomparsi dopo gli sbarchi: in Italia sono 23 mila in tre anni
Il dramma dei bimbi scomparsi dopo gli sbarchi: in Italia sono 23 mila in tre anni

Il report di Lost in Europe: dai centri di accoglienza europei si sono allontanati oltre 51 mila bambini e adolescenti dal 2021 al 2023. L’Italia al primo posto con 20 minori stranieri soli spariti ogni giorno

Il dramma dei minori scomparsi dopo gli sbarchi ha dei numeri inquietanti: più di 50 bambini e ragazzi al giorno scompaiono in tutta Europa dai centri di accoglienza per minori stranieri soli: in totale almeno 51.439 in tre anni. Il triste primato va all’Italia, dove a sparire sono stati quasi 23 mila in tre anni. La media è di 20 bimbi spariti nel nulla, arrivati in Italia senza un adulto di riferimento.

È quanto emerge dalla raccolta dati del gruppo di reporter «Lost in Europe», che ha raccolto i dati dal 2021 al 2023 in 30 Paesi, 27 Ue più Regno Unito, Svizzera e Norvegia.
L’Italia è prima con 22.899 allontanamenti in tre anni, 10.100 solo nel 2023. Al secondo posto l’Austria con oltre 20 mila minori scomparsi in totale. I minori che spariscono vengono principalmente da Afghanistan, Siria, Tunisia, Egitto e Marocco.
«I minori stranieri che si allontanano sono spesso preda della malavita o di sfruttatori – ha spiegato Carla Garlatti, garante nazionale dell’Infanzia -. In un centro per ragazze minorenni ci hanno raccontato di come ogni notte sparissero una o due giovani e del fatto che spesso ci fossero macchine appostate all’esterno con persone che offrivano lavoro alle ragazze».

Ma che fine fanno i bambini che scappano io spariscono dai centri di accoglienza? Spesso, secondo le stime delle associazioni che tutelano i minori, finiscono in clandestinità: lavorano in nero per poi cercare di inviare il denaro alle famiglie di origine. con la complicità di alcuni connazionali, poi spediscono il denaro alle famiglie rimaste nel Paese d’origine.

Grazie alle testimonianza raccolte, si è riusciti ad esempio a ricostruire il percorso dei bambini sulla rotta balcanica: sono «addestrati» per presentarsi alle questure e caserme delle città dove arrivano, si fanno prendere in carico dai servizi comunali del luogo, da lì inizia l’avvicinamento alla malavita per riuscire a guadagnare denaro. Ma non per tutti i bambini è così e da lì, di molti si perdono completamente le tracce, disegnando uno scenario che lascia aperte domande angoscianti.

Lost in Europe ha condotto un’inchiesta analoga nel 2021 per gli anni dal 2018 al 2020: allora i minori stranieri non accompagnati scomparsi erano stati 18 mila in tre anni. «I governi nazionali e l’Ue hanno costantemente ristretto la possibilità dei minori di chiedere asilo, escludendoli dall’accesso a politiche sociali e supporto, spesso per scoraggiare altri a venire in Europa», spiega Francesca Toscano, Save the Children Europe.

Allargando il discorso a tutti i bambini stranieri scomparsi, non solo quelli arrivati dal mare, quindi, vale la pena ricordare che il 25 maggio ricorre la Giornata internazionale dei bambini scomparsi, un’occasione che le forze dell’ordine sfruttano per tenere sempre alta l’attenzione su un fenomeno preoccupante, in quanto la scomparsa di minori rappresenta sempre una situazione che deve essere gestita senza ritardo e senza tralasciare nessuna possibilità di ricerca.

Fonte: LaStampa

Lascia un commento

Your email address will not be published.