A disposizione 460 euro per chi ha entrate inferiori a 15 mila euro annui di Isee, per acquistare beni alimentari di base e medicinali da banco
Governo pronto al lancio della nuova versione della Social card «Dedicata a te», la misura sociale, introdotta lo scorso anno in via sperimentale ed ora resa strutturale, messa a punto per sostenere le famiglie (circa 1,3 milioni, in crescita di 100 mila unità) meno abbienti a fare la spesa. Il decreto sarà ufficializzato nei prossimi giorni ed è stato finanziato con 600 milioni di euro ai quali sono stati aggiunti 50 milioni non spesi lo scorso anno.
La nuova social card consisterà in 460 euro che ogni persona (ai 377 euro del 2023 sono stati aggiunti 83 euro di buono benzina) a cui sarà assegnata potrà spendere in beni di prima necessità indicati da una lista molto precisa. Inclusi in questo elenco di 25 voci sono i beni alimentari di base, come pane, pasta, carne e uova, ma ne sono esclusi altri molto comuni. Ad esempio niente vino, bibite zuccherate o alcoliche e niente marmellate. Saranno esclusi anche i medicinali da banco e i prodotti per l’igiene personale. Inclusi invece, come detto, i carburanti, anche alla luce dei rincari degli ultimi mesi che hanno messo in difficoltà diverse famiglie, e gli abbonamenti ai mezzi pubblici.
Gli acquisti potranno essere fatti nei negozi che aderiscono all’iniziativa, che potranno anche applicare uno sconto del 15% sui prodotti comprati con la card. Il decreto che fissa i dettagli della carta Dedicata a Te affida l’organizzazione della sua distribuzione ai comuni e della produzione a Poste Italiane. Non bisognerà fare alcuna domanda per ottenere questa carta.
L’Inps infatti, basandosi sulla dichiarazione dei redditi dello scorso anno, contatterà proprio tramite i comuni le persone che saranno risultate come aventi diritto. Il criterio di base è avere entrate inferiori a 15 mila euro annui di Isee, ma ci sono anche altri dettagli da rispettare. Sono infatti esclusi dalla social card tutti coloro che ricevono già un altro tipo di sussidio statale.
Esempi più comuni sono quelli di disoccupazione, come la Naspi o la Dil Coll oppure ancora l’indennità di mobilità. Anche single e coppie senza figli non potranno ottenerla, rendendo quindi di fatto avere un figlio un requisito fondamentale. Qui entra in gioco la graduatoria, che dà la precedenza a chi ha figli più piccoli e alle famiglie con almeno tre componenti. Inoltre, come accaduto lo scorso anno, potrebbe essere posto un limite minimo di due mesi per eseguire il primo acquisto con la social card.
Si tratta anche in questo caso di un modo per accertare lo stato di bisogno della persona a cui è stata assegnato il sussidio. Potrebbe però anche aprirsi a fine anno una finestra extra per chi non ha ritirato in tempo la propria carta o chi non l’ha utilizzata.
I prodotti acquistabili
Dalle carni al caffè, dal pesce fresco al latte in polvere, la lista dei prodotti inclusa nel decreto è molto dettagliata. Figurano le carni di maiale, pollo e tacchino, manzo, pecora, capra e coniglio, così come il pescato fresco. Ci sono ortaggi freschi e lavorati, pomodori pelati e conserve di pomodori.
Presenti naturalmente il latte e i suoi derivati, inclusi quindi yogurt e formaggi, così come le uova, l’olio d’oliva e di semi, i prodotti di panetteria, di pasticceria e i biscotti. La carta contro il caro-carrello, contenente i 460 euro, permetterà di acquistare anche farina, pasta e altri cereali, come riso, orzo, farro, avena, malto, mais, così come legumi, semi e frutta. Inoltre, lieviti naturali, miele (ma non marmellata), zucchero, cacao in polvere, cioccolato, acque minerali, aceto di vino (ma non balsamico) e gli alimenti per la prima infanzia, come omogeneizzati, pastine e latte di formula. L’ultima voce, infine, include caffè, tè e camomilla.
Fonte: LaStampa