Leone XIV, tra continuità e differenze: migranti, donne e diritti lgbt nel solco di Francesco

09.05.2025
Leone XIV, tra continuità e differenze: migranti, donne e diritti lgbt nel solco di Francesco
Leone XIV, tra continuità e differenze: migranti, donne e diritti lgbt nel solco di Francesco

L’elezione di Robert Francis Prevost, che ha scelto il nome di Leone XIV, ha immediatamente acceso il dibattito su quale direzione prenderà il suo pontificato, soprattutto riguardo ai temi che hanno segnato l’era di Papa Francesco. Se da un lato il nuovo Pontefice ha mostrato l’intenzione di proseguire lungo la strada tracciata dal predecessore, dall’altro il suo stile – più riservato, meno incline ai gesti plateali – e alcune posizioni personali potrebbero segnare una distanza, almeno nelle modalità. 

Che Leone XIV abbia votato nelle primarie repubblicane è un dato che, seppur marginale, offre uno spunto per comprendere meglio il suo retroterra. I registri elettorali dell’Illinois, dove risulta ancora iscritto, rivelano che ha partecipato a tre consultazioni del partito di Donald Trump, senza però chiarire per quale candidato si sia espresso. Un dettaglio che, se da solo non definisce una linea politica, contribuisce a delineare il profilo di un uomo formatosi in un contesto diverso da quello di Bergoglio, più legato alla tradizione e meno propenso a rivoluzionarla.

Sui diritti lgbt, l’ambiente e il ruolo delle donne nella Chiesa, le attese sono molte. Se Francesco ha spinto per un’apertura, pur senza stravolgere la dottrina, Leone XIV dovrà bilanciare le pressioni dei conservatori – ancora influenti nelle gerarchie vaticane – con le istanze di chi chiede maggiore inclusione. Finora ha evitato prese di posizione nette, preferendo un approccio prudente, ma il fatto che alla prima messa in Sistina abbia parlato in inglese, anziché in italiano o latino, è stato letto da alcuni come un segnale di modernità.

Quanto alle sue origini, il legame con l’Italia passa attraverso il nonno paterno, emigrato negli Stati Uniti dove la famiglia ha poi modificato il cognome. Un retaggio che, seppur lontano, potrebbe influenzare la sua visione di un’Europa sempre più divisa sul tema dei migranti, altro

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