Habemus papam. La fumata bianca in piazza San Pietro è arrivata alle ore 18.10 dell’8 maggio. In piazza ci sono già migliaia di fedeli in attesa di scoprire chi sarà il nuovo pontefice e in molti stanno correndo verso il Vaticano per assistere all’annuncio.
Il successore di Bergoglio, come ha ricordato Paolo Rodari sul manifesto, sarà chiamato a dare seguito al lavoro svolto dal pontefice argentino: riprendendo le parole del cardinale Giovanni Battista Re durante i funerali, «Francesco voleva una Chiesa che fosse una casa per tutti, per tutti, per tutti», senza ponti levatoi alle sue entrate, senza che nessuno chieda particolari carte d’identità a chi bussa.
Sui temi che impegneranno il nuovo papato, sempre Rodari – in un’altra analisi – elenca la lotta agli abusi, la trasparenza economica, la riorganizzazione della Curia, la sinodalità, l’impegno per la pace e la cura del creato.
Dovrà essere «un Papa pastore, maestro di umanità, capace di incarnare il volto di una Chiesa samaritana, vicina ai bisogni e alle ferite dell’umanità», come emerso dall’ultima congregazione generale.