L’indipendentista Puigdemont riappare in Catalogna poi scappa di nuovo per evitare l’arresto

09.08.2024
L'indipendentista Puigdemont riappare in Catalogna poi scappa di nuovo per evitare l'arresto
L'indipendentista Puigdemont riappare in Catalogna poi scappa di nuovo per evitare l'arresto

Di fronte a migliaia di sostenitori ha detto: “Sono venuto a ricordare a tutti che siamo ancora qui”. Arrestato un agente dei Mossos d’Esquadra che lo avrebbe aiutato a fuggire dopo il discorso

“Viva la Catalogna libera”: dopo sette anni di esilio, il leader indipendentista catalano Carles Puigdemont ha fatto una breve ricomparsa davanti a qualche migliaio di sostenitori a Barcellona, prima di scappare nuovamente dal Paese per evitare l’arresto. Il leader del tentativo unilaterale di secessione del 2017, che da allora vive in Belgio in un esilio auto imposto, aveva annunciato di voler partecipare al voto in Parlamento per il giuramento del nuovo presidente della regione, ma su di lui pende ancora un mandato di arresto per presunta appropriazione indebita, nonostante l’amnistia concessa dal governo del premier socialista Pedro Sanchez.

Tra gli applausi della folla che scandiva “presidente, presidente”, Puigdemont è salito sul palco di fronte all’Arco di Trionfo di Barcellona dove ha tenuto un breve discorso. “Non so quanto tempo passerà prima di poterci rivedere, amici miei, ma qualunque cosa accada, quando ci incontreremo di nuovo, spero che potremo gridare insieme a gran voce quello che ho detto durante il mio discorso: ‘Viva la Catalogna libera’”, ha detto l’ex presidente catalano e membro di Junts per Catalunya (Insieme per la Catalogna). “Oggi sono venuto a ricordare loro che siamo ancora qui. Siamo ancora qui perché non abbiamo il diritto di andarcene”, ha aggiunto. 

Dopo il comizio il politico è andato via in auto, facendo perdere le sue tracce e con ogni probabilità lasciato il Paese. Un portavoce della forza di polizia regionale della Catalogna, i Mossos d’Esquadra, ha dichiarato che uno dei suoi agenti è stato arrestato in relazione alla fuga. Secondo le ipotesi l’ufficiale del corpo arrestato avrebbe messo a disposizione la sua auto per far fuggire Puigdemont.

Dopo il discorso, i sostenitori del leader indipendentista si sono diretti verso il Parlamento, dove si stava svolgendo l’elezione del nuovo presidente dell’esecutivo regionale, il socialista Salvador Illa. Fortemente criticata dall’opposizione, questa legge di amnistia è al centro di numerosi dibattiti giuridici e, il primo luglio, la Corte Suprema ha stabilito che si applica solo ad alcuni dei reati di cui è accusato il leader filo-indipendentista, che ieri (mercoledì 7 agosto) ha nuovamente denunciato “l’atteggiamento ribelle di alcuni giudici della Corte Suprema”.

Dopo mesi di trattative a partire dalle elezioni di maggio, in cui i socialisti hanno ottenuto più consensi del partito di Puigdemont senza però ottenere la maggioranza assoluta, la settimana scorsa è stato finalmente raggiunto un accordo di coalizione. L’accordo significa che l’ex ministro della Sanità di Pedro Sanchez sarà ora a capo dell’esecutivo regionale nel ricco nord-est della Spagna. Salvador Illa diventerà il primo presidente dell’esecutivo catalano a non provenire da un partito nazionalista dal 2010.

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