Il fuoco ha annientato lusso e ricchezze. Ci sono dieci vittime e quasi duecentomila persone costrette alla fuga. La situazione
Dove prima c’erano ville milionarie ci sono rovine, il cielo ha perennemente un colore rosso acceso e l’odore acre del fumo copre ogni cosa. Le strade, quelle agibili, sono popolate solo da mezzi di soccorso e da chi deve lasciare la propria casa col dubbio che al ritorno non la troverà. Los Angeles, città simbolo dell’America fatta di lustrini e paillettes, è ancora sotto scacco. Da giorni ormai gli incendi non danno tregua. Una catastrofe che accomuna gente normale e vip, anche loro anzi soprattutto loro hanno perso ville e terreni.
I numeri danno il quadro di cosa sta accadendo: è salito ad almeno dieci morti il bilancio delle vittime secondo le autorità locali. Quasi 200mila sono le persone evacuate. Il numero di edifici rasi al suolo o danneggiati ammonta a migliaia e il bilancio delle vittime è salito ad almeno dieci.
Nel nord-ovest della seconda città più grande degli Stati Uniti, l’incendio che sta divorando il quartiere di lusso di Pacific Palisades, con le sue ville multimilionarie e di celebrità, situato tra Malibu e Santa Monica, non è stato ancora domato. Lo stesso vale per l’incendio che ha avvolto Altadena. Gli incendi hanno bruciato almeno 10.000 tra case, edifici e altre strutture in un’area di circa 117 chilometri quadrati, più o meno la dimensione di San Francisco.
Le star di Hollywood rimaste senza casa
Anthony Hopkins, Billy Crystal, Diane Warren, Paris Hilton, Adam Brody e Leighton Meester sono tra i proprietari vip che hanno perso la casa. I roghi hanno lambito la scritta Hollywood e devastato l’iconico Sunset Boulevard.
“Siamo arrivati a New York e stiamo bene”, ha detto all’Ansa la regista italiana Maura Delpero, che era a Los Angeles per varie proiezioni del suo Vermiglio, in corsa per l’Oscar al miglior film in lingua non inglese. Tutti gli eventi sono stati cancellati e lei è stata costretta in via precauzionale a lasciare l’appartamento di Hollywood affittato per questi giorni della campagna per la notte delle stelle. “Dopo una notte abbastanza complicata, con sirene di ambulanze e pompieri, abbiamo anticipato la partenza per New York. Organizzeremo qui delle proiezioni e degli eventi per sostenere il film”.
La mano dei piromani dietro i roghi di Los Angeles
Il sospetto è che, all’origine del disastro, ci sia anche l’azione dell’uomo. Un sospetto piromane è stato arrestato alle 16.30 locali (l’1.30 di notte in Italia). La polizia è intervenuta in seguito alle segnalazioni di un uomo che stava tentando di appiccare un incendio nella Ybarra Road a Woodland Hills con un lanciafiamme artigianale. I residenti lo hanno bloccato fino all’arrivo degli agenti. Di un piromane aveva parlato anche l’attore Harry Winkler. “Dietro tutto questo c’e’ un piromane. Quanto male ha fatto!”, ha scritto su X l’ex Fonzie di Happy Days dopo che le fiamme avevano invaso le Hollywood Hills.
La fuga da Los Angeles e l’incubo degli sciacalli
Oltre agli incendi c’è anche il problema degli sciacalli. È stata rafforzata la vigilanza anche per evitare che malviventi possano approfittare delle ville lasciate incustodite. Il governatore della California Gavin Newsom ha ordinato l’invio della Guardia Nazionale con una duplice missione: assistere le migliaia di vigili del fuoco impegnati a combattere l’incendio ed evitare i saccheggi. Negli ultimi giorni sono state arrestate almeno 20 persone per questo motivo. “Sia chiaro: i saccheggi non saranno tollerati”, ha insistito. Tra le rovine di Altadena, alcuni si improvvisano vigilanti e pattugliano per proteggere ciò che resta dei loro quartieri. È stato anche dichiarato il coprifuoco nelle aree evacuate della città costiera di Santa Monica.
Harry e Meghan in campo per le vittime degli incendi
Anche il principe Harry e la moglie Meghan, californiani di adozione con una villa a Montecito, hanno esortato i residenti di Los Angeles ad aiutare come è possibile le persone colpite dagli incendi di Los Angeles. “Negli ultimi giorni, gli incendi boschivi nella California meridionale hanno devastato quartieri, famiglie, case, scuole, centri di assistenza medica e molto altro, colpendo decine di migliaia di persone di ogni estrazione sociale. È stato dichiarato lo stato di emergenza. Se ti senti spinto a dare una mano, ecco alcune risorse e idee”.