L’esponente dell’amministrazione Trump ha aperto i lavori della ministeriale Nato a Bruxelles: “L’adesione di Kiev alla Nato non è un esito realistico”
“Vogliamo, come voi, un’Ucraina sovrana e prospera, ma dobbiamo partire dal riconoscere che il ritorno ai confini pre-2014 è un obiettivo irrealistico. Perseguire questa illusione non farà che prolungare la guerra e causare ulteriori sofferenze”. Sono le parole del neosegretario alla Difesa statunitense, Pete Hegseth, che oggi ha aperto i lavori della ministeriale Nato a Bruxelles: si tratta della prima riunione a cui partecipa.
“Potremo porre fine a questa guerra devastante e stabilire una pace duratura solo unendo la forza degli alleati a una valutazione realistica del campo di battaglia”, ha affermato il segretario della Difesa americano, spiegando che Trump intende “porre fine a questa guerra attraverso la diplomazia, portando sia la Russia che l’Ucraina al tavolo dei negoziati. E il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti aiuterà nel raggiungere questo obiettivo”. Una pace duratura per Kiev, ha aggiunto, “deve includere solide garanzie di sicurezza per assicurare che il conflitto non possa riaccendersi: non deve essere una Minsk 3.0”.
Il segretario della Difesa americano ha fatto riferimento ai due tentativi di risolvere pacificamente le tensioni tra Ucraina e Russia firmati nel 2014 e 2015 nella capitale bielorussa.
Adesione alla Nato? Poco realistica
Gli Stati Uniti “non credono che l’adesione dell’Ucraina alla Nato sia un esito realistico di un accordo negoziato. Al contrario, qualsiasi garanzia di sicurezza dovrà essere sostenuta da forze capaci, europee e non europee”, ha dichiarato Hegseth.
“Se queste truppe dovessero essere dispiegate come forze di pace in Ucraina in qualsiasi momento, dovrebbero far parte di una missione non-Nato e non dovrebbero essere coperte dall’Articolo 5” che, se attivato, farebbe scattare il supporto dell’intera Alleanza. “Dovrà esserci inoltre una solida supervisione internazionale della linea di contatto” ha chiarito l’esponente dell’amministrazione Trump. “Sia chiaro: nell’ambito di qualsiasi garanzia di sicurezza, non verranno dispiegate truppe statunitensi in Ucraina”.