La bomba del debito sul futuro del governo Meloni: miliardi da restituire all’Ue

14.02.2025
La bomba del debito sul futuro del governo Meloni: miliardi da restituire all'Ue
La bomba del debito sul futuro del governo Meloni: miliardi da restituire all'Ue

Dal 2028 l’Italia potrebbe pagare una quota più alta di contributi al bilancio comunitario. C’entrano gli aiuti ricevuti nel corso degli anni

Non ci sono soltanto le (numerose) questioni di politica interna. Il debito dell’Unione europea rischia di impensierire il governo Meloni e mettere in allarme i conti pubblici. C’entrano gli aiuti ricevuti nel passato e sotto altri governi. Un’altra epoca, quando il nostro paese era il primo ad essere colpito dalla pandemia da Covid-19. 

Ogni paese è tenuto a contribuire al bilancio dell’Unione europea e l’Italia rischia di pagare (di più) in futuro. Precisamente dal 2028, quando dovrà essere rimborsato il programma di debito congiunto da 300 miliardi di euro della Commissione europea per salvare l’economia europea dalla pandemia. Politico ha elencato i contributi versati dai singoli Stati nelle casse Ue nel 2023.

Come ricostruisce la testata l’Italia ha pagato 16,7 miliardi, dietro a Francia (23,9 miliardi) e Germania (29,9 miliardi). Politico ha ipotizzato quanto ammonterebbe la cifra che ogni paese dovrebbe versare in caso di mancata restituzione del debito post-Covid. Il risultato? L’Italia rischierebbe di pagare 19,6 miliardi di euro (cioè 3,3 miliardi in più). 

Da sinistra l’aiuto che non ti aspetti 

Una tegola per le casse italiane, visto il debito pubblico ancora elevato e che non lascia sonni tranquilli al ministero dell’Economia. Le prospettive fosche potrebbero essere differenti nel caso di un cambio di approccio da parte dell’Unione europea. Intanto la Commissione ha tempo fino a quest’estate per presentare la sua proposta sul prossimo bilancio settenale.

In questi giorni entra in gioco un “insperato” alleato per il governo italiano di centrodestra: la Spagna di Pedro Sanchez. Il paese iberico, guidato da un governo di centrosinistra, ha avanzato una sua proposta.

Secondo quanto ricostruito da Politico la Spagna punta a posticipare il rimborso del debito di 300 miliardi. Un modo per alleviare le pressioni fiscali a breve termine, garantire la liquidità nel mercato obbligazionario dell’Ue e consentire alla Commissione di finanziare alcune azioni come la transizione “verso un’economia verde”.  La proposta di Sanchez darebbe maggiore sollievo alle casse italiane. La Spagna inoltre spinge per aumentare le risorse su cui può fare affidamento il bilancio dell’Ue.

La riduzione del debito italiano 

A novembre la Commissione europea ha promosso la legge di Bilancio 2025 messa a punto dal governo Meloni e il piano di rientro del debito. Un percorso di aggiustamento ritenuto “credibile” e “sostenibile” nel medio termine. Il piano è previsto dal nuovo patto di stabilità, riformato e approvato anche con il beneplacito dell’Italia.

Il debito pubblico del nostro paese rimane comunque elevato. Secondo un report diffuso a gennaio dalla Banca d’Italia si attesta a quota 3.005,2 miliardi di euro, cioè 24 miliardi in più rispetto al mese precedente e quasi 150 rispetto allo stesso mese del 2023.

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