Il G7 a Kananaskis: un incontro di politici globali tra sfide e dichiarazioni
Il 15 giugno ha avuto inizio il G7 a Kananaskis, un lussuoso rifugio situato nelle Montagne Rocciose del Canada, che ospita questo incontro importante come presidente di turno. La riunione riunisce i capi di Stato e di governo di sette tra le democrazie più influenti al mondo, come il Canada, l’Italia, gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia, la Germania e il Giappone, riporta Attuale.
Oltre ai leader delle nazioni partecipanti, al G7 sono presenti anche rappresentanti dell’Unione Europea, che, sebbene non sia membro, funge da osservatore permanente. Tra i partecipanti figurano la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo António Costa. Inoltre, vari ospiti sono invitati in base ai temi in discussione, come testimoniato dalla presenza del Segretario Generale della NATO Mark Rutte, del presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva e del primo ministro indiano Narendra Modi.
Tuttavia, non è mancato un momento di sorpresa quando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di lasciare anticipatamente, motivando la sua partenza con la necessità di seguire gli sviluppi in Medio Oriente, dove Israele ha recentemente iniziato a bombardare l’Iran, subendo a sua volta attacchi missilistici. Sebbene la situazione tra Israele e Iran non fosse stata prevista come tema di discussione durante il G7, le tensioni sono state inevitabilmente al centro dei colloqui; lunedì, è stato diffuso un comunicato che esprimeva il sostegno dei membri del G7 a favore di Israele.
Durante il suo soggiorno in Canada, Trump è stato al centro di uno dei momenti più commentati dell’evento, partecipando a una conferenza stampa all’aperto, non del tutto pianificata, in cui avrebbe dovuto presentare un nuovo accordo commerciale con il primo ministro britannico Keir Starmer. La conferenza ha visto una serie di imprevisti: Trump ha fatto cadere i documenti dell’accordo quasi subito, mentre Starmer si è affrettato a raccoglierli, cercando di fare una battuta per alleviare l’imbarazzo, commentando che si trattava di “documenti molto importanti”. Inoltre, Trump ha confuso l’Unione Europea con il Regno Unito nel discutere l’accordo, generando ulteriori risate e commenti da parte dell’audience.
Un altro episodio che ha suscitato particolare attenzione, soprattutto in Italia, è stata l’espressione facciale della presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni durante un colloquio con il presidente francese Emmanuel Macron. Meloni è conosciuta per la sua espressività e talvolta per le sue reazioni colorite, anche in situazioni in cui non parla, come nel caso presente in cui non era possibile ascoltarla.