Piazza per l’Europa, dagli alberghi per gli ospiti al montaggio del palco. Tutte le spese “contestate” a Gualtieri

25.03.2025
Piazza per l’Europa, dagli alberghi per gli ospiti al montaggio del palco. Tutte le spese "contestate" a Gualtieri
Piazza per l’Europa, dagli alberghi per gli ospiti al montaggio del palco. Tutte le spese "contestate" a Gualtieri

La commissione Trasparenza ha acquisito la documentazione relativa ai 350mila euro lordi usciti dalle casse del Comune tramite Zétema. Il presentatore dell’evento, Claudio Bisio, ospite dell’Hotel Orazio Palace a Prati

Distrazione di fondi pubblici o una legittima spesa per un evento istituzionale? L’organizzazione della piazza per l’Europa a Roma continua a far discutere. Nel mirino è finito il sindaco Roberto Gualtieri, che tramite il suo Gabinetto ha utilizzato Zétema per acquisire una serie di servizi relativi allo svolgimento dell’evento del 15 marzo. Quasi 350mila euro, iva inclusa, per garantire la riuscita di una manifestazione proposta dal giornalista e scrittore Michele Serra, che ha visto la partecipazione di circa 50mila persone, senza bandiere di partiti, ma con una preponderante presenza di sindaci e amministratori di centrosinistra. 

Le spese di Gualtieri

Di recente, la commissione Trasparenza di Roma Capitale, presieduta da Federico Rocca (FdI), ha ottenuto il prospetto delle spese. È contenuto in una comunicazione inviata l’11 marzo da Zétema al Gabinetto del Sindaco, firmata dal direttore generale Gianluca Lo Presti. Nel testo si fa riferimento a una riunione operativa del giorno precedente e si sottolinea che la società rinuncia agli oneri indiretti e generali “in considerazione dell’alto valore morale dell’iniziativa”. 

Un palco da 60mila euro

Per l’evento del 15 marzo, quindi, Roma Capitale ha speso (tra le altre cose) 60mila euro per l’allestimento del palco (20×10 con torre delay per il suono), 10mila euro per sei gazebo di differenti metrature, 26mila euro per due teli fondali, 47mila euro per l’impianto audio, luci, gli schermi e l’assistenza tecnica, 22mila euro per la regia (le immagini sono state poi riprodotte sui social e dalle testate televisive), 16.500 euro per il coordinamento, il direttore di produzione, un assistente e un runner “automunito”. Non solo: poco più di 15mila euro per poco meno di 90 persone tra steward, coordinatori e operatori esperti nel gestire manifestazioni a “rischio elevato”, 6mila euro per quattro ambulanze e otto squadre di sanitari a piedi e ovviamente sono stati pagati i diritti d’autore alla Siae, pari a 15mila euro. 

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