Pressioni Ue sull’Italia per l’approvazione del Mes: “Questione di credibilità”

14.05.2024
Pressioni Ue sull'Italia per l'approvazione del Mes: "Questione di credibilità"
Pressioni Ue sull'Italia per l'approvazione del Mes: "Questione di credibilità"

Il nostro è l’unico del 20 Paesi con la moneta unica che non ha ancora dato il via libera alla riforma, bloccandola. Il presidente dell’Eurogruppo: “La ratifica è importante”

L’approvazione della riforma del Mes è una “questione di credibilità”, e per questo l’Italia deve dare il suo via libera, l’ultimo che manca prima che la riforma possa diventare effettiva. È il messaggio che è stato mandato dal direttore del Meccanismo Europeo di Stabilità, Pierre Gramegna, al termine dell’Eurogruppo di oggi (13 maggio) in cui la questione è stata sollevata da più parti. Nel corso della riunione dei ministri dell’Economia dei 20 Paesi con la moneta unica, “è stato chiaramente lanciato un appello” secondo cui bisogna “ottenere l’approvazione del trattato Mes modificato che, come sapete, è stato ratificato da 19 Paesi su 20”.

A mancare all’appello è solo l’Italia, senza il cui ok la pratica resta bloccata. “È ovviamente una questione di credibilità rispettare quell’impegno”, ha detto Gramegna. E l’impegno l’Italia lo aveva preso nel gennaio del 2021, dando la sua approvazione in Consiglio Ue nel gennaio del 2021, durante il secondo governo Conte. Ma manca il passaggio necessario nel Parlamento italiano, che non è ancora arrivato, anzi la maggioranza che sostiene il governo di Giorgia Meloni ha bocciato la riforma lo scorso dicembre, mentre tutti gli altri Parlamenti l’hanno già approvata.

“Le sfide di oggi non sono quelle di ieri”, e oggi “minacce informatiche e clima hanno un impatto sulla stabilità del nostro settore bancario”, ha avvertito il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, secondo cui “è importante completare il fondo di risoluzione unico, e collegato a questo, è importante ratificare il trattato sul Mes”. Nella discussione di oggi “siamo tornati sui passi da compiere per aumentare la portata del Fondo di risoluzione unico e l’enorme importanza della relazione tra ciò e il Mes. Quindi di nuovo abbiamo enfatizzato l’importanza della ratifica del Trattato del Mes”, ha detto Donohoe nella conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo.

Il Fondo di risoluzione unico (Srf), è un fondo di emergenza che può essere utilizzato in tempi di crisi per aiutare le banche in difficoltà. Con la riforma al Mes è stato dato il potere di sostenerlo, ma finché l’Italia non approverà la riforma questa possibilità sarà negata. Il Meccanismo europeo di stabilità (noto anche come Mes o Esm in inglese) è un organismo intergovernativo della sola zona euro istituito nel 2012, che ha il compito di intervenire nelle crisi finanziarie legate ai debiti sovrani e al sistema bancario. Il trattato mette in comune risorse che possono essere utilizzate nel caso in cui uno Paese membro si trovi in difficoltà, permettendogli di ricevere prestiti a tassi agevolati allo scopo di evitare che il “contagio” finanziario si diffonda in tutta l’Eurozona.

A sua disposizione ha una capacità di prestito di 500 miliardi. In cambio del salvataggio vengono però richieste riforme e interventi economici, ma il ricorso al Mes non è obbligatorio e deve nel caso essere richiesto dal Paese stesso. Per questo gli altri 19 Stati che hanno dato il via libera sono infastiditi con l’Italia che, con il suo ostruzionismo, sta bloccando per tutti la riforma di uno strumento che può tranquillamente non usare.

Fonte: Today

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