Una “zona cuscinetto” in Russia per rallentare Putin: cosa c’è dietro l’incursione di Kiev

15.08.2024
Una "zona cuscinetto" in Russia per rallentare Putin: cosa c'è dietro l'incursione di Kiev
Una "zona cuscinetto" in Russia per rallentare Putin: cosa c'è dietro l'incursione di Kiev

Secondo gli esperti, l’Ucraina non intende occupere il territorio russo: l’azione a sopresa per costringere Mosca a rivedere i suoi piani

Una “zona cuscinetto” in Russia che costringa l’esercito di Vladimir Putin a rivedere i suoi piani e a ridurre la sua presenza nell’Ucraina orientale. Sarebbe questo l’obiettivo dell’offensiva a sorpresa lanciata da Kiev nella regione di confine russa di Kursk.

Cosa vuole ottenere Zelensky

Dopo poco più di una settimana dall’inizio delle operazioni, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky esprime soddisfazione, sottolineando di aver “fatto buoni progressi” nella regione e annunciando ai ver catturato “più di 100 soldati russi”. Secondo l’agenzia Afp, le truppe ucraine avrebbero conquistato una fetta di territorio russo pari a 800 chilometri quadrati. “Stiamo raggiungendo il nostro obiettivo strategico”, ha detto Zelensky su Telegram. Già, ma qual è questo obiettivo?

A spiegarlo è stato lo stesso leader ucraino, che ha parlato della creazioni di una “zona cuscinetto” a Kursk, un po’ come ha fatto Mosca con l’offensiva a Kharkiv. Per diversi esperti militari, l’avanzata nel territorio russo non porterà a un’occupazione di lungo termine della regione, ma sta servendo da un lato a mostrare una certa debolezza dell’esercito di Putin davanti all’opinione pubblica russa (è la prima volta dalla Seconda guerra mondiale che truppe straniere invadono il Paese), e dall’altro a costringere l’esercito di Mosca a redistribuire le sue forze spostandole dai territori occupati in Ucraina a Kursk. L’incursione di Kiev potrebbe essere stata decisa anche pre prevenire un potenziale attacco russo nella regione settentrionale di Sumy.

Corridoi umanitari

Dal canto suo, Mosca professa tranquillità, sostenendo di aver bloccato l’avanzata nemica e di aver inflitto pesanti perdite agli ucraini grazie all’impiego di aviazione, droni e artiglieria. Più allarmanti i toni del governatore della regione di Kursk, dove nei giorni scorsi erano già state evacuate oltre 120mila persone, e che ha annunciato nella notte tra mercoledì e giovedì l’evacuazione di un ulteriore distretto, quello di Glouchkovsky. Dall’inizione dell’offensiva ucraina, secondo le autorità locali, almeno 12 civili sarebbero stati uccisi e più di un centinaio feriti. 

Kiev si è detta disponibile a creare dei corridoi umanitari per favorire l’evacuazione della popolazione “sia in direzione della Russia che dell’Ucraina”. Secondo il ministero dell’Interno di Kiev, “più di 20mila persone” sono già state evacuate nella regione ucraina di Sumy, al confine con quella di Kursk.

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