Veti incrociati: l’addio al terzo mandato senza accordo tra Lega e Forza Italia.

20.06.2025 06:45
Veti incrociati: l'addio al terzo mandato senza accordo tra Lega e Forza Italia.



Analisi sul Terzo Mandato in Italia

Il Futuro del Terzo Mandato in Italia: Una Partita Chiusa?

Il terzo mandato sembra giunto a una conclusione definitiva, anche se la questione non è ancora completamente chiusa. L’argomento sarà discusso oggi al termine del Consiglio dei ministri, ma ci sono segnali che indicano una possibile rinuncia da parte dei leader coinvolti. A dare l’ennesima spinta verso il fallimento delle trattative è stato Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia, che ha affermato: “Per noi il discorso si chiude qui”. Questa dichiarazione suggerisce più un’assenza di accordo piuttosto che una ferma opposizione ideologica del partito. Poco prima di questa affermazione, Galeazzo Bignami, presidente dei deputati di FdI, ha escluso il Ius Italiae dall’agenda, chiarendo che il tema della cittadinanza proposto da Forza Italia non rispecchia il programma del partito e non ha il supporto pubblico necessario per essere trattato. , riporta Attuale.

Le recenti trattative si sono occupate di diversi aspetti: i sindaci di Verona e Milano sono stati proposti come compromesso accettabile dalla premier, che, dopo una lunga opposizione, ha considerato l’idea di concedere un ulteriore mandato ai governatori, mirato a mettere in difficoltà il centrosinistra, soprattutto in Campania e Puglia.

Il vicepremier di Forza Italia non è soddisfatto di questa soluzione, considerandola una misera concessione. Si è parlato anche di Irpef, un altro tema più rilevante nel contesto attuale. Qui le posizioni sono contrastanti: da una parte, si rileva l’importanza della riduzione della pressione fiscale sui ceti medi, sostenuta da Giorgia Meloni; dall’altra, Giancarlo Giorgetti ha chiarito che le risorse necessarie non sono disponibili. Inoltre, c’è un cosiddetto “braccio di ferro” con la Lega, che reclama quelle somme per il piano di pace fiscale. Tuttavia, un punto caldo su cui FdI non intende retrocedere è la questione della cittadinanza, legata alla legge sullo Ius Italiae, una riforma che ha suscitato un forte consenso tra i sostenitori della destra, rendendola inaccettabile in cambio di un terzo mandato.

Inaspettata è stata la reazione della Lega, che tramite Stefano Locatelli, responsabile per gli Enti locali, ha espresso un rammarico senza però creare barriere. “Accogliamo con delusione la posizione di Forza Italia sul terzo mandato, e non è accettabile trovare compromessi sull’agevolazione della cittadinanza”, ha dichiarato. Questa risposta conferma le riserve di Matteo Salvini riguardo a questa battaglia, che sembra più un obbligo formale che una vera convinzione. Infatti, la Lega ha suggerito che sarebbe meglio liquidare rapidamente questa questione e procedere a selezionare “al più presto i migliori candidati”. In Veneto, dove la premier sembra intenzionata a candidare un leghista, ci potrebbero essere resistenze da parte della corrente di Tricolore Veneti, ma non è escluso che Salvini consideri la candidatura di un leghista un vantaggio.

Tuttavia, nonostante queste dinamiche, non è possibile considerare la questione definitivamente chiusa. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, rappresentante della frangia di FdI che sostiene un’estensione dei mandati, è intervenuto: “È cruciale confrontarsi, e i leader dei vari partiti e i capigruppo di maggioranza e opposizione devono decidere insieme”. Ci sono ancora possibilità di dialogo, e La Russa mantiene una speranza residua. Il tempo, però, è limitato: la scadenza è fissata per martedì, quando la commissione Affari costituzionali del Senato dovrà discutere gli emendamenti alla legge riguardante il numero di consiglieri e assessori regionali, uno strumento scelto per apportare modifiche al limite attuale delle legislature per i governatori.

1 Comments

  1. In conclusione, la questione del terzo mandato in Italia si trova in una fase di stallo, evidenziata dalle recenti dichiarazioni dei leader politici e dai vari punti di vista che emergono sulle possibili riforme. Nonostante le resistenze e le divisioni tra i partiti, esiste ancora la possibilità di dialogo e di compromise, soprattutto con l’approssimarsi della scadenza per la discussione degli emendamenti in Senato. Tuttavia, il tempo stringe e le posizioni attuali suggeriscono che una risoluzione definitiva potrebbe essere distante, rendendo il futuro del terzo mandato un argomento di continua attenzione e dibattito politico.

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