Hamas e Israele firmano accordo sulla prima fase del piano di pace proposto da Trump

09.10.2025 01:35
Hamas e Israele firmano accordo sulla prima fase del piano di pace proposto da Trump

Israele e Hamas firmano un accordo di pace storico, secondo Trump

Il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato sul suo social Truth che i negoziatori di Hamas e Israele hanno finalmente firmato l’accordo sulla prima fase del piano di pace proposto la settimana scorsa. Questo accordo prevede che nei prossimi giorni Israele interrompa gli attacchi e si ritiri da una parte della Striscia di Gaza, mentre Hamas rilascerà tutti gli ostaggi ancora detenuti. L’annuncio è stato confermato dal ministero degli Esteri del Qatar, che, insieme agli Stati Uniti e all’Egitto, ha mediato l’accordo. I dettagli specifici dell’accordo verranno resi noti nelle prossime ore, riporta Attuale.

Il piano di pace, presentato il 29 settembre alla Casa Bianca da Donald Trump insieme al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, prevede che, una volta accettato, inizi un cessate il fuoco: «tutte le operazioni militari, inclusi bombardamenti aerei e di artiglieria, saranno sospesi», in attesa della liberazione degli ostaggi e dell’implementazione delle fasi successive. Negli ultimi due anni di invasione, Israele ha ucciso oltre 66mila palestinesi, senza però raggiungere il suo obiettivo di distruggere completamente la forza politica e militare di Hamas.

Il piano di Trump prevede inoltre che Hamas venga escluso dal futuro governo della Striscia, ma rimane incerta l’identità dei nuovi leader. Si prevede anche la liberazione «entro 72 ore» di tutti gli ostaggi catturati durante gli attacchi del 7 ottobre 2023: attualmente, ci sarebbero circa cinquanta ostaggi in Gaza, di cui solo una ventina risulta essere ancora in vita. La loro liberazione, insieme al recupero dei corpi di coloro che sono morti, dovrebbe avvenire entro pochi giorni.

Resta da vedere quali saranno le mosse dell’esercito israeliano, che dovrà ritirarsi parzialmente dalla Striscia, ma si prevede manterrà una presenza lungo i confini, la cui estensione rimane da chiarire.

Dopo l’annuncio, Netanyahu ha dichiarato che convocherà il governo giovedì per approvare ufficialmente l’accordo.

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