Cittadinanza, Tremul: «Per noi ha un valore affettivo»

17.05.2025 11:25
Cittadinanza, Tremul: «Per noi ha un valore affettivo»
Cittadinanza, Tremul: «Per noi ha un valore affettivo»
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Fiducioso il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul

Il Senato ha approvato in prima lettura il decreto-legge 36/2025 in materia di cittadinanza. Il testo è stato approvato con i voti dei partiti di maggioranza. Contrari tutti gli altri. 81 i voti a favore, 37 i contrari e nessun astenuto.

“Nel decreto legge sulle nuove norme sulla cittadinanza italiana adesso convertito in legge dal Senato nelle parti esplicative della documentazione che lo accompagna, vi sono dei capitoletti che riguardano e parlano anche del caso specifico di chi ha acquisito o riacquisito la cittadinanza italiana in base a delle leggi speciali. Praticamente dice le stesse cose che diciamo anche noi nella nostra comunicazione che abbiamo inviato come Unione Italiana e firmata anche dall’Onorevole Furio Radin al vicepremier ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani”, ha esordito Maurizio Tremul presidente dell’Unione Italiana.

“Ricordiamo che il 6 maggio all’incontro con il ministro Tajani abbiamo parlato di questa questione e abbiamo ulteriormente specificato un aspetto che ad esempio viene molto adesso citato nei media, ossia il fatto che ci siano persone, presunti cittadini italiani o che vorrebbero diventarlo, nel Sudamerica soprattutto, lo fanno per avere dei vantaggi specifici, quindi possibilità di lavorare in Europa, in Italia o così via. A noi la cittadinanza italiana non porta nessun beneficio in più a quello che abbiamo”, ha sottolineato Tremul.

“Siamo già cittadini sloveni, rispettivamente croati, e siamo già cittadini europei e quindi da un punto di vista della convenienza e della praticità non crea nessun effetto su di noi. Quello che per noi è rilevante è invece l’aspetto affettivo. Ed è un altro punto importante di questa legge: noi manteniamo un legame affettivo molto forte, sentito – ha aggiunto il presidente dell’UI –. Dobbiamo approfondire questo aspetto perché non ho avuto il tempo di farlo e di svolgere tutte le interlocuzioni con i nostri amici a Roma. Sono però fiducioso che la nostra specificità continuerà ad essere mantenuta perché nella documentazione che accompagna il disegno di legge è citato il nostro caso specifico come quel caso di cittadini che hanno riacquistato la cittadinanza italiana in base a leggi speciali. Le parole rassicuranti del ministro Tajani sono a testimoniare di questo impegno. Queste specifiche non le avevo viste nella precedente documentazione. Evidentemente il messaggio è passato e adesso sta a noi, io sono impegnato in prima persona, a seguire passo passo in modo tale che ove necessario ci sia una norma esplicita e chiara che consenta non soltanto il riacquisto della cittadinanza italiana, ma per chi l’ha riacquistata in base alla legge del 2006 possa tramandarla ai propri figli per automatismo anche dopo la seconda generazione perché noi quel legame affettivo lo manteniamo e lo dimostriamo con l’amore per l’Italia e lo dimostriamo mantenendo viva la lingua, la cultura e l’identità italiane. Lo dimostriamo coltivando il bilinguismo, difendendo i nostri diritti, portando avanti la scuola italiana in questo territorio. Sono convinto che le nostre specificità saranno tutelate”, ha concluso Tremul.

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