Deputato e senatore della Repubblica, ha diretto l’Unità e fondato il Fatto Quotidiano
Furio Colombo è morto oggi 14 gennaio 2025 a 94 anni. Ne dà notizia la famiglia: i funerali si terranno domani, mercoledì 15 gennaio alle 15 al Cimitero Acattolico di Roma.
Colombo fu parlamentare per tre legislature per i Ds, l’Ulivo, il Pd, prima come deputato poi come senatore. Grazie alla sua attività parlamentare è stato istituito per legge dal 2000 il 27 gennaio come Giorno della Memoria. Come presidente di “Sinistra per Israele”, ha contrastato “i pregiudizi antisraeliani, antisionisti e talora perfino antisemiti che albergano anche in una parte consistente della sinistra italiana”.
Chi era Furio Colombo
Nato a Châtillon, in Valle d’Aosta, da una famiglia israelita, si laureò giovanissimo in giurisprudenza a Torino. Nei primi anni ’70 insegnò presso il corso di laurea in DAMS che contribuì a fondare in seno all’Università di Bologna, insegnando teoria e tecniche dei media e del linguaggio radiotelevisivo. Giornalista di primo piano, inviato Rai, editorialista de La Repubblica, direttore dell’Unità, fondatore del Fatto quotidiano che lasciò a causa di dissapori dopo l’invasione russa dell’Ucraina: con una lettera aperta rivolta al direttore Marco Travaglio e al terzo fondatore Antonio Padellaro, criticò la linea editoriale filo-putiniana raccontata sul giornale da Alessandro Orsini.

Nel settembre 1991 sopravvisse a un incidente aereo: mentre viaggiava su un piccolo aereo con una troupe della Rai per andare a intervistare Gerhard Schröder per un programma sulla riunificazione tedesca, durante l’atterraggio all’aeroporto di Kiel l’aereo uscì di pista, causando la morte di una giovane produttrice.