L’affaccio dall’ospedale per l’Angelus poi il ritorno in Vaticano: oggi le dimissioni di Papa Francesco

23.03.2025
L'affaccio dall'ospedale per l'Angelus poi il ritorno in Vaticano: oggi le dimissioni di Papa Francesco
L'affaccio dall'ospedale per l'Angelus poi il ritorno in Vaticano: oggi le dimissioni di Papa Francesco

Da 38 giorni l’unica immagine di José Mario Bergoglio ricoverato è quella che mostra l’anziano pontefice seduto nella cappella del policlinico Gemelli. Oggi il suo desiderio di tornare a Santa Marta diventa realtà: “Ha rischiato di morire due volte, lo troverete dimagrito”

Il Papa sarà dimesso oggi domenica 23 marzo dal Policlinico Gemelli dopo 38 giorni di ricovero. Il Pontefice si affaccerà dall’ospedale a mezzogiorno per un saluto e una benedizione ai fedeli al momento dell’Angelus e poi tornerà a Santa Marta.

Papa Francesco è in condizioni stabili ormai da due settimane ma il periodo di riposo continuerà e sarà in convalescenza per almeno due mesi.

“Per dire se sia completamente guarito da tutte le specie microbiche ci vorrà ancora del tempo” spiegano i medici del policlinico Gemelli che hanno in cura il Santo padre dal 14 febbraio. Se nei giorni scorsi il cardinale Victor Manuel Fernandez aveva spiegato che “Papa Francesco deve quasi imparare di nuovo a parlare” i medici sono fiduciosi che sarà comunque possibile che Francesco recuperi la parola “in tempi brevi”.

Come spiegato dai medici per due volte il Papa è stato in pericolo di vita: la prima volta il 28 febbraio quando durante una crisi respiratoria ha inalato il vomito, poi tre giorni più tardi quando ha accusato un doppio broncospasmo in un pomeriggio nel quale il Vaticano continuava a ripetere che la situazione era difficile.

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L’ultima immagine di Papa Francesco

I medici hanno anche spiegato che i fedeli ritroveranno Bergoglio dimagrito, dopo che l’appetito si era sopito durante i giorni più difficili. Fino ad ora l’unica immagine di Papa Francesco diffusa dal Vaticano dal giorno del ricovero per la polmonite bilaterale è quella che mostra l’anziano pontefice seduto nella cappella del policlinico. Lentamente le terapie stanno permettendo il superamento della fase più critica. Il professor Luigi Carbone durante il briefing medico al Gemelli ha precisato che non ci sono “paure” ma per il Papa, paziente di 88 anni, ci potrebbero essere delle “riacutizzazioni”. Tuttavia, fanno sapere gli specialisti che hanno curato il Pontefice, le infezioni più gravi sono state risolte.

Da martedì il Papa non fa più ricorso alla maschera per la ventilazione notturna e l’ossigenoterapia diurna ad alti flussi è diminuita, ma con meno ossigeno, spiegano Oltretevere, dosa in modo diverso l’aria per parlare. Papa Francesco da giorni voleva tornare a casa e ora il suo desiderio prende forma.

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