Le nuove raccomandazioni della Commissione Ue contro il cancro e i rischi derivanti dal tabacco: nel mirino anche le sigarette elettroniche senza nicotina
Divieti di fumo in bar e ristoranti all’aperto, alle fermate degli autobus e nei luoghi frequentati dai bambini come parchi e zoo. È quanto prevede la proposta presentata martedì dalla Commissione europea, secondo quanto emerso da una bozza circolante a Strasburgo e a Bruxelles. Una stretta che riguarderà anche le sigarette elettroniche senza nicotina.
I nuovi divieti
L’obiettivo cardine di questa proposta è raggiungere una generazione senza tabacco entro il 2040, combattere il fumo passivo e più in generale il cancro e le malattie respitatorie e cardiovaloscari croniche. Secondo studi citati già in passato dalla Commissione europea, circa il 9 per cento di tutti i casi di malattie cardiovascolari e oltre il 2 per cento dei decessi dovuti a questo tipo di malattie in Europa sono dovuti all’esposizione al fumo passivo. Il rischio di sviluppare malattie cardiache aumenta fino al 25-30 per cento per i non fumatori che respirano fumo passivo a casa o al lavoro. Il fumo passivo può anche aumentare il rischio complessivo di cancro fino al 16 per cento per coloro che non hanno mai fumato prima.
Stretta sullo svapo
Bruxelles non prende di mira solo le classiche sigarette, ma anche quelli che definisce “prodotti emergenti” come le sigarette elettroniche (con e senza nicotina) e i dispositivi con tabacco riscaldato, citando i rilievi dell’Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui anche lo svapo senza nicotina può causare emissioni insalubri di sostanze tossiche e contaminanti a danno di chi non fuma. Inoltre, l’uso di prodotti emergenti può condurre in un secondo momento ad accedere alle sigarette tradizionali. Tutte accuse che la lobby del tabacco ha più volte respinto, sostenendo che i nuovi prodotti servirebbero non ad eliminare del tutto i rischi connessi al fumo, ma a ridurre l’impatto sulla salute dei fumatori e, in prospettiva, a smettere di fumare.
Proteggere i bambini
Le nuove linee guida della Commissione non sembrano prendere in considerazione la tesi della lobby del settore, definite “fuorvianti”, e anzi ampliano i divieti di fumo non solo all’interno degli spazi pubblici, ma anche all’aperto. La priorità è rivolta alla protezione di bambini e giovani: i divieti proposti da Bruxelles riguardano le aree ricreative all’aperto come parchi giochi pubblici, parchi di divertimento e piscine. Ci sono poi le aree esterne di ospedali, scuole e altri edifici pubblici, insieme alle fermate dei mezzi di trasporto come bus e tram.
Cosa succederà nella pratica con questa proposta? Quelle della Commissione, va chiarito, sono solo delle raccomandazioni agli Stati membri. Spetterà adesso ai singoli governi se attuarle o meno, e con che modalità.