Macron perde pezzi pure in Europa. E Meloni ora ha più deputati

25.06.2024
Macron perde pezzi pure in Europa. E Meloni ora ha più deputati
Macron perde pezzi pure in Europa. E Meloni ora ha più deputati

Il partito Ano ha lasciato il gruppo Renew, che comunque voleva cacciarlo per le sue nuove posizioni contro i migranti e il Green Deal. Addio anche da Volt che decide di aderire ai Verdi

Iliberali di Emmanuel Macron continuano a perdere pezzi in Europa, e ora sono stati scavalcati come terzo gruppo dell’Aula dai Conservatori e riformisti (Ecr) di Giorgia Meloni. Il partito dell’ex premier ceco, Andrej Babis, è stato l’ultimo a decidere di lasciare Renew, la compagine di cui fa parte Reinassance del presidente francese. È stato lo stesso leader ad annunciare oggi (21 giugno) che i sette deputati di Ano 2011 (Akce Nespokojenych Obcanu, cioè Azione dei cittadini insoddisfatti) si sposteranno, almeno per ora, nel gruppo dei Non Iscritti. “Renew Europe e l’Alde hanno posizioni diverse rispetto al movimento Ano”, ha annunciato Babis.

Divorzio consensuale

E nel gruppo, nonostante la perdita numerica dopo un’elezione che ha già portato a una riduzione dei ranghi, non c’è certo disperazione per la notizia. Come si dice a Napoli in questi casi “Giorgio se ne vò jì e ‘o vescovo ‘o vò mannà“, cioè Giorgio se ne vuole andare e il vescovo lo vuole mandar via.

“Si è trattato di un divorzio che era atteso da tempo. Ano ha scelto un percorso populista che è incompatibile con i nostri valori e la nostra identità. Nell’ultimo mese, la loro divergenza dai nostri valori è aumentata in modo esponenziale e ne siamo stati testimoni con grande preoccupazione”, ha scritto in una nota la leader di Renew, Valérie Hayer. Babis è da tempo in contrasto con molti esponenti della famiglia liberale, poiché ha criticato con forza il Green Deal e la politica migratoria dell’Ue. “Siamo andati alle elezioni per combattere l’immigrazione clandestina e per cambiare il Green Deal, che sta distruggendo l’industria e l’agricoltura europea e ha un impatto negativo sui nostri cittadini”, ha detto l’ex premier.

“La partenza di Ano rafforza i nostri valori europeisti e la nostra unità. Il gruppo Renew è ancora più unito nella nostra missione di promuovere i nostri valori liberali e realizzare un programma ambizioso per l’Europa di domani”, ha aggiunto la francese Hayer nel rispondere all’annuncio. Ma il gruppo ora, già uscito fortemente ridotto dalle elezioni europee, scenderà da 81 deputati a 74, ben 28 in meno rispetto alla passata legislatura. Proprio ieri i liberali aveva accolto un nuovo partito, il belga Les Engagés, che però ha portato in dote un solo deputato. I liberali sono stati superati dall’Ecr, di cui azionista di maggioranza è Fratelli d’Italia di Meloni, come terzo gruppo dell’Aula.

I malumori nel gruppo

La presenza di Ano in Renew era stata una delle ragioni per la fuga di un’altra formazione, Volt, che con i suoi 5 deputati ha scelto di aderire ai Verdi. Nell’attuale Parlamento, Volt aveva un membro nei Verdi e uno in Renew. Alle elezioni europee di giugno la formazione ha ottenuto cinque seggi: due nei Paesi Bassi e tre in Germania. Per i liberali la loro adesione sarebbe stato un buon colpo che però è sfumato.

Altro partito che sta creando dei malumori nei liberali è l’olandese Vvd del premier uscente (e futuro Segretario generale della Nato) Mark Rutte, dopo la decisione del partito di sostenere un governo insieme all’estrema destra del Partito della libertà di Geert Wilders, che a Bruxelles siede nei bandi di Identità e democrazia insieme alla Lega di Matteo Salvini. Non è chiaro dove andrà Ano nel Parlamento europeo, visto che negli altri gruppi ci sono già partiti cechi rivali che potrebbero fare ostruzionismo contro la formazione di Babis.

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