No alle sigarette nel centro di Roma. Al vaglio del municipio il divieto di fumo all’aria aperta

26.03.2025
No alle sigarette nel centro di Roma. Al vaglio del municipio il divieto di fumo all'aria aperta
No alle sigarette nel centro di Roma. Al vaglio del municipio il divieto di fumo all'aria aperta

Il fumo rappresenta una delle principali cause delle malattie respiratorie, cardiovascolari e oncologiche. Ed è anche causa di degrado, per i mozziconi che spesso vengono gettati a terra. Quindi perché non vietarne il ricorso? Sono queste le ragioni alla base di una proposta, destinata a far discutere, che è stata presentata in municipio I.

Perché vietare il fumo in centro

Nel territorio nazionale c’è chi ha già provveduto a vietare il fumo. A Milano è fatto divieto di fumare in spazi aperti, come parchi, giardini, fermate dei mezzi pubblici e luoghi di aggregazione. Inoltre anche l’organizzazione mondiale della sanità raccomanda politiche per la limitazione del fumo. “Il nostro obiettivo è rendere il centro storico di Roma un luogo più sano, vivibile e rispettoso per tutti – ha spiegato Lorenzo Minio Paluello, capogruppo della civica Roma Futura e primo firmatario dell’atto – Con l’atto che propone il divieto di fumo negli spazi pubblici del Municipio I, vogliamo tutelare la salute dei cittadini, migliorare la qualità dell’aria e ridurre il degrado urbano causato dall’abbandono di mozziconi”.

Un divieto da estendere alla città

Cosa propone l’atto? La richiesta è quella di adottare un regolamento per vietare il fumo in tutte le aree pubbliche all’aperto. Più nello specifico viene proposto di sperimentare il divieto, in via preventiva, sul territorio del Municipio I Roma Centro, con una durata iniziale di 12 mesi. Le strade, le piazza, i giardini dell’area Unesco ed anche quelle che facevano parte dell’ex XVII municipio, si candidano a fare da banco di prova.

Una sperimentazione, si legge nell’atto, utile per “monitorare l’efficacia della misura e raccogliere dati utili a un’estensione sul resto della città”. Contestualmente, la proposta depositata nel parlamentino locale, prevede anche di identificare delle aree dedicate ai fumatori che verrebbero dotate di cestini per la raccolta dei mozziconi.

Il miglioramento del decoro e della qualità della vita

“Questo provvedimento non è una crociata contro i fumatori, ma una scelta di civiltà e salute pubblica, che risponde alla necessità di spazi urbani più puliti e sicuri” ha ribadito Paluello. Del resto, è stato fatto notare dal consigliere, città come Milano ed Amsterdam stanno già implementando il divieto di fumo nelle aree aperte. “L’inquinamento atmosferico e il degrado non sono inevitabili – ha concluso Paluello, primo firmatario dell’atto presentato insieme a Nathalie Naim, capogruppo della civica Gualtieri – possiamo agire con politiche efficaci che migliorano la qualità della vita senza limitare la libertà individuale, ma promuovendo il rispetto reciproco e il benessere collettivo”.

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