Giornata mondiale delle api, l’allarme del Wwf: “A rischio il 40% degli impollinatori”

20.05.2025 17:02
Giornata mondiale delle api, l’allarme del Wwf: "A rischio il 40% degli impollinatori"
Giornata mondiale delle api, l’allarme del Wwf: "A rischio il 40% degli impollinatori"

 Redazione Interno   –   Se le api scomparissero, il mondo come lo conosciamo durerebbe pochi anni. È una frase attribuita ad Einstein – anche se la paternità è incerta – ma che racchiude una verità incontestabile: senza impollinatori, la catena alimentare collasserebbe. In occasione della Giornata mondiale delle api, che si celebra oggi, il Wwf lancia un monito drammatico: a livello globale, il 40% di questi insetti è minacciato di estinzione. In Europa, quasi la metà delle specie è in declino e un terzo rischia di scomparire.

Il dossier “Il futuro in un volo d’ape”, pubblicato dall’associazione ambientalista, spiega perché la loro sopravvivenza è legata alla nostra. Api, farfalle e bombi, infatti, garantiscono l’impollinazione del 75% delle colture alimentari e del 90% delle piante selvatiche. Un servizio ecosistemico che, in termini economici, vale miliardi di euro. Eppure, nonostante la loro importanza, pesticidi, cambiamenti climatici e distruzione degli habitat ne stanno decimando le popolazioni.

In Italia, però, c’è chi resiste. Il Veneto, in particolare, si conferma la regione con il maggior numero di apicoltori: oltre 10 mila, secondo i dati dell’Osservatorio nazionale del miele. Nel 2024, nonostante il calo della produzione a livello nazionale, qui si è registrato un aumento del 14%, con mille tonnellate di miele prodotte. Coldiretti Vicenza, in occasione della ricorrenza, invita a sostenere gli apicoltori locali, definendoli “custodi della biodiversità“.

Intanto, a Bologna, le api “prendono casa” in centro storico. Palazzo d’Accursio ha inaugurato un apiario didattico, curato dall’associazione BeeBo, che ospita circa 50 mila esemplari. L’iniziativa, parte del progetto “Biodiversità per la salute”, punta a sensibilizzare i cittadini sul ruolo cruciale di questi insetti. “Promuovere la salute attraverso la natura”, spiega Marco Pollastri del Centro Antartide, che ha finanziato l’arnia.

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