Flotilla, la testimonianza dell’attivista: «Non ci aspettavamo tanta violenza gratuita, siamo scossi»
Ritornati da Atene dopo un’esperienza traumatizzante, gli attivisti della Global Sumud Flotilla hanno condiviso la loro testimonianza. Federica Frascà, uno dei membri del gruppo, ha descritto le giornate trascorse come estremamente dure e segnate da «violenza gratuita», affermando che, sebbene siano scossi, sono convinti di aver agito correttamente, contribuendo a un’importante pagina di storia, riporta Attuale.
Frascà ha sottolineato che non si aspettavano tale intensità di violenza, soprattutto considerando che proviene da un popolo che ha subito l’Olocausto e ora replica quell’ingiustizia nei confronti dei palestinesi. Le settimane di attivismo sono state caratterizzate da eventi drammatici, inclusi un attacco aereo il 23 settembre, per poi proseguire con intercettazioni notturne, tentativi di uso di idranti e abbordaggi degli attivisti.
Durante questo periodo, l’accesso a cure mediche e assistenza legale è stato limitato, costringendo il gruppo a sopravvivere per 48 ore senza acqua e cibo. Frascà ha messo in risalto che ciò che hanno vissuto rappresenta un “privilegio” rispetto alle sofferenze quotidiane che i palestinesi affrontano. Al termine della conferenza, ha espresso il desiderio di tornare alla normalità, affermando di voler riposare e gustare un gelato, prima di salutare calorosamente amici e sostenitori.
