La premier lascia il cowboy Usa

18.06.2025 09:15
La premier lascia il cowboy Usa

Il Ritorno dell’Italia Verso l’Europa nella Geopolitica Mondiale

Roma, 18 giugno 2025 – Con l’inasprirsi della situazione geopolitica mondiale, diventa sempre più evidente che l’approccio ‘trumpiano’ della premier italiana sta perdendo sostanza, riportando l’orizzonte politico italiano a un stabile orientamento verso l’Europa, riporta Attuale. In un contesto in cui Trump adotta atteggiamenti da cowboy riguardo alla crisi con l’Iran, in netto contrasto con il deciso supporto europeo per Israele, il quadro si complica ulteriormente. Le dichiarazioni del presidente americano, come “Sappiamo dov’è Khamenei, ma per adesso non l’uccideremo”, rivelano la sua intenzione di considerare l’opzione di un coinvolgimento diretto nel conflitto. Inoltre, Trump sembra contemplare la possibilità di una mediazione da parte di Putin, insinuando l’idea di un imperdonabile scambio: “aiutateci con l’Iran e noi vi lasceremo campo libero in Ucraina.” Questo scenario ha messo in luce una profonda divergenza tra le visioni americane e quelle dei partner europei, incluso Giorgia Meloni, la quale ha messo a rischio buona parte della sua credibilità sostenendo Kiev e condannando Putin.

D’altra parte, l’intento della leader italiana di fungere da mediatrice tra Trump e l’Europa appare sempre più fragile. Questo emerge da una duplice consapevolezza: da un lato, Meloni si è accorta dei rischi insiti nel cercare di mediare con un leader la cui posizione oscilla continuamente; dall’altro, si rende conto che alle grandi potenze, come Gran Bretagna e Francia, non necessita l’intermediazione italiana per trattare direttamente con Trump. La premier, uomo di buon senso, ha compreso queste dinamiche e ora cerca una via d’uscita che le consenta di mantenere una certa autonomia nelle decisioni. A tal fine, propone una dichiarazione congiunta per un cessate il fuoco a Gaza, sebbene sia consapevole che tale proposta sia ridimensionata rispetto alla gravità della situazione attuale.

Meloni si trova di fronte a una realtà ineludibile: è fondamentale che la politica estera italiana si riallinei al più presto a quella delle principali nazioni europee. Tuttavia, costringerla ad ammettere una tale necessità potrebbe rivelarsi un’impresa difficile, data la sua attuale posizione e le pressioni interne ed esterne. La realizzazione di un’alleanza più solida con l’Europa potrebbe rivelarsi non solo un’opzione pragmatica, ma anche una necessità per garantire la stabilità e la sicurezza dell’Italia nel contesto geopolitico globale in evoluzione.

In sintesi, mentre l’Italia naviga attraverso questi turbolenti mari politici, è evidente che la scelta di allinearsi nuovamente con l’Europa rappresenti un passo cruciale per la sua politica estera. Questo passaggio richiede non solo diplomazia, ma anche una chiara visione strategica, idonea a rispondere alle sfide attuali e future.

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